Una vacanza sulle orme delle Società Gilaniche del Mediterraneo

Laura Malta

A proposito di sincronicità …
Quest’anno abbiamo deciso di dedicare le vacanze all’insegna del dovere e al ripasso della lingua inglese, ahinoi, un po’ arrugginita. Infatti, venendo i nostri dispositivi Pearly e Lady-Comp distribuiti in tutto il mondo, ci siamo ritrovati nei meeting internazionali con difficoltà di comunicazione. Questa è stata la ragione principale che ci ha spinti a scegliere  Malta e Gozo come meta delle nostre vacanze estive per le prime due settimane di agosto.

Queste splendide isole del mediterraneo, infatti, per molti anni sono state colonie inglesi e l’inglese, oltre a quella maltese, è una lingua ufficiale.

Visto che siamo sempre molto curiosi di approfondire anche il contesto storico che ha riguardato i luoghi che visitiamo, sapere che Malta è stata la sede dei cavalieri templari ha reso la nostra scelta anche affascinante.
Un ottimo connubio per unire l’utile al dilettevole!

E ora inizia il bello …. 

Il giorno prima della nostra partenza ho ricevuto una telefonata da Isabella – una splendida Donna che non sentivo da 6 anni e che da molto tempo si occupa di aiutare altre donne nella ricerca del femminile – che ho conosciuto nel 2010 in occasione del nostro primo viaggio in Perù; un viaggio studio con H.H.Mamani, autore del best seller  “La profezia della Curandera” che ha rappresentato per molte donne un approccio importante nel riconoscimento del potere insito in ogni donna.
Proprio lei mi ha informato che sia sull’isola di Malta che di Gozo ci sono dei templi dell’era neolitica che risalgono a 3600 anni a.C. dedicati al culto della Dea Madre
Non credevo alle mie orecchie … bellissimo … una cosiddetta “coincidenza”  di conferma che è in questa direzione che è giusto continuare ad impegnarci: far comprendere alle donne che imparare a percepire il potere insito in noi – che scaturisce proprio grazie al lasciar inalterato il nostro ciclo naturale – è il primo passo verso il cambiamento; iniziando dalla nostra vita personale e dal nostro rapporto di coppia, per arrivare quindi all’evoluzione della società più rispettosa delle caratteristiche maschili e femminili insite in tutti noi.

Grazie Isabella! È stato emozionante sentire il rinnovarsi di questa “missione”: aiutare le donne a riconoscere, apprezzare e, soprattutto, rispettare il proprio femminile, riconoscendo che il culto alla Dea Madre ha sempre rappresentato per tutte le società gilaniche – di cui si è trovato traccia sia nel mediterraneo che in sud america e di cui avevamo già parlato in un articolo di diversi anni fa – un punto di riferimento.

Nell’articolo abbiamo esposto la nostra visione del futuro, riassunta sinteticamente in poche ma eloquenti righe da Monica, un’altra cara amica:
“Il femminile, negli ultimi secoli depauperato del proprio potere e misconosciuto, si sta rifacendo valere anche nella sua sacralità e, spesso però, in religioni che ripropongono essenzialmente le dee denigrando a volte il maschile, eliminando gli dei e facendo lo stesso gioco, in senso contrario, che fu attuato col femminile. Ma così non c’è equilibrio. Deve esserci integrazione tra il maschile e il femminile all’esterno, così come è soprattutto dentro di noi. Se c’è equilibrio c’è armonia, collaborazione, condivisione e completamento. Io donna non prevalgo nel maschile. Io con esso mi completo come nello yin e yang! Cerchiamo l’equilibrio non il protagonismo. Lavoriamo per guarire le nostre paure e insicurezze. Quando siamo in equilibrio con le nature che vivono in noi non esiste guerra né pianto.”

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Ghar DalamIl più antico sito rituale conosciuto a Malta è la grande grotta di Ghar Dalam: ” Le grotte, con la loro atmosfera fredda e segreta, le stalattiti e le stalagmiti e i corsi d’acqua sotterranei, emanano un senso di mistero paragonabile forse alla stessa rigenerazione della vita: gli spazi chiusi delle caverne simboleggiano il canale del parto e il grembo della dea.” (Maria Gimbutas, Le dee viventi, ed. Medusa)

megaliti maltaTempli-uteri megalitici della Dea Madre. Le costruzioni riproducono la tipica figura di Dea dalle forme abbondanti, specie nella zona del ventre e delle anche.

signora TarxienUn simbolo che connette buona parte dei reperti della cultura maltese è l’uovo, che si ritrova ovunque: nelle figure scolpite, specie nelle gambe e braccia, nelle sale dell’ipogeo, che hanno la forma ovoidale e nelle nicchie a uovo che si susseguono per vari livelli, nei decori e infine nelle forme esterne dei templi, che disegnano figure femminili tramite forme ovali che ne tracciano in modo stupefacente le sagome.
Uovo- utero dunque, luogo di nascita, di accoglienza dei morti e di rigenerazione.

 

E com’è andata con l’inglese? Beh, sicuramente è stato di aiuto sentirlo parlare in ogni occasione, ma …volete mettere la portata dei messaggi dall’universo?? 😉

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