Un aiuto floriterapico nella menopausa

La prima cosa che bisognerebbe fare è aiutare la donna che è entrata o sta entrando in menopausa a vivere questo passaggio come un momento non di debolezza, ma al contrario di grande forza: se alcune funzioni vengono meno – e questo è, del resto, il tema non solo della menopausa, ma anche del processo di invecchiamento – è per far spazio ad altre che acquistano maggior risalto. Una menopausa ben accettata fa emergere una pace interiore derivante da un maggior equilibrio con se stesse, un’emotività e una sessualità spesso più gioiose perchè libere dal pensiero della procreazione, una maggiore voglia e capacità di occuparsi del proprio corpo, della sua nutrizione e salute.

Una fase di passaggio 

Questo è il punto di arrivo di una menopausa correttamente compresa e vissuta. Certamente, è possibile che nella fase preliminare ci possa essere una certa fatica di adattamento; in questo caso servirà il fiore Walnut, ottenuto dal noce, che dona adattabilità e stabilità, aiutando ad affrontare le trasformazioni che avvengono non solo a livello psicologico, ma anche nel fisico ed è particolarmente utile se di fronte ai cambiamenti si agisce con inusuale ipersensibilità. Walnut è dunque consigliato in tutte le combinazioni per la menopausa. A esso si aggiungono normalmente altri fiori, alcuni per gestire al meglio la fase di cambiamento e di passaggio, altri per calmare eventuali situazioni di instabilità e irritabilità, altri ancora nel caso di situazioni depressive più o meno accentuate.

L’accetazione di sè e del proprio stato


Cominciando dal primo gruppo di fiori, osserviamo che l’accettazione e la soddisfazione di sè, che dovrebbe caratterizzare il corretto approccio alla fase della menopausa, non è purtroppo sempre diffusa nella nostra società. Il mito dell’eterna giovinezza che non può mai sfiorire è talmente radicato da poter creare un problema. In tal caso è richiesta più sincerità con se stesse: Agrimony il fiore che può aiutare in questo passaggio, perchè senza accettazione non ci può essere nessuna evoluzione. Se invece l’accettazione è carente dal punto di vista del fisico, non ci si piace, ci si comincia a trovare troppo vecchie, o brutte, o grasse, il fiore adatto è sicuramente Crap Apple. Infine ricordiamo Larch, che serve alle donne che hanno difficoltà a vedersi nella nuova situazione e perciò perdono un pò della fiducia in se stesse e si paragonano alle altre, più giovani, vedendosi in qualche modo inferiori. Dunque, se riscontriamo qualche problema o difficoltà nel rapporto con il proprio sè, aggiungeremo a Walnut (sempre consigliabile) uno di questi tre rimedi: Agrimony, se si cerca di nascondere i problemi anche a se stesse; o Crab Apple, se non si accetta il proprio fisico; o Larch, se ci si sente di scarso valore in generale.

Per chi si sente triste


La malinconia, più o meno accentuata, è uno dei problemi più frequentemente segnalati dalla donna in menopausa. Per affrontarlo potremmo aggiungere alla nostra combinazione, che già comprende due fiori (Walnut, per il cambiamento in genere, e un altro per l’accettazione di sè), un terzo rimedio scelto tra i seguenti: Mustard, in caso di momenti di depressione che vanno e vengono, senza una causa apparente nè un motivo ben preciso, alternati ad altri nei quali invece ci si sente in equilibrio. 
Sweet Chestnut, invece, è utile quando si rende necessaria una vera e propria liberazione da uno stato di angoscia e dolore, una sensazione da “notte buia dell’anima”.
Honeysuckle, se la malinconia deriva dal non riuscire a lasciarsi alle spalle il passato, “i bei tempi andati”, non aspettandosi niente di altrettanto buono dal presente o dal futuro. Aiuta a ripartire nel corso della propria vita.

Wild Rose, quando ci troviamo davanti alla perdita totale di gioia d vivere. Dona entusiasmo, energia e rinnovato vigore. 

Nel caso di nervosismo e insonnia



Ci possono essere, in questa fase di cambiamento e riadattamento, situazioni di nervosismo, tensione e altri atteggiamenti di instabilità emotiva, spesso acompagnati da insonnia. Anche in questo caso diamo l’indicazione di quattro possibili rimedi.
Holly, se ci sono scopi di collera, è utile anche in caso di aumenti improvvisi di calore (le cosiddette “vampate”). Riequilibrando l’emotività del cuore, è più adatto se la rabbia è di tipo “passionale”.
Impatiens, per l’agitazione e l’irritabilità in generale. Il riequilibrio avviene più sul piano mentale e perciò, in genere, questo fiore è utile soprattutto quando la rabbia deriva da frustrazione.
Cherry Plum, nel caso di crisi di nervi, per le donne che tendono a perdere il controllo facilmente, perchè reprimono le loro emozioni e poi “esplodono” quando meno se lo aspettano.
Scleranthus, se ci si sente ansiose e insicure e si cerca più che altro stabilità ed equilibrio.

In conclusione, abbiamo dunque realizzato una combinazione-tipo (naturalmente di carattere generale, ogni situazione va poi valutata caso per caso, in funzione della diversa persona) formato da quattro fiori: Walnut come essenza riequilibratrice del cambiamento; un fiore per la corretta immagine di sè, uno per il sostegno del punto di vista emotivo e uno per il riequilibrio nervoso.  Con questo arsenale floreale si affronterà al meglio la fase della menopausa, trasformandola in un periodo davvero ricco, fervido di iniziative e felice.

Barbara Gulminelli



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