Il Salice bianco è un albero che può raggiungere un’altezza di 35 m e presenta una chioma aperta. E’ una pianta fortemente legata all’acqua, perciò lo troviamo lungo i suoi corsi, sulla riva di laghi e fiumi o comunque in posti con una buona disponibilità idrica. Non ha problemi se rimane immerso nell’acqua anche per settimane, riuscendo così a popolare zone umide dove altre piante fanno fatica a crescere. Quando invece non trova acqua in superficie, la va a cercare nella profondità della terra. Per questo si possono facilmente individuare falde acquifere sotterranee in prossimità della crescita spontanea di salici.
L’albero cresce con grande velocità ma non vive molto a lungo, raggiungendo al massimo i 100 anni. Tuttavia ha una considerevole propensione alla rigenerazione: cadendo su un terreno con buona disponibilità d’acqua, emette subito radici dai rami che toccano la terra, formando nuove piante.
Il Salice in Erboristeria
L’acido salicilico è il precursore dell’Aspirina, il farmaco più famoso del mondo.
La corteccia di Salice è stata impiegata e viene ancora usata per curare disturbi tipici dell’esposizione al freddo umido come febbre, infiammazioni, influenza, reumatismi, nervosismi.
Diverse parti della pianta sono usate per la preparazione di gemmoderivati. Le gemme forniscono un ottimo rimedio per il sistema nervoso centrale che aiuta in caso di insonnia nervosa, ansia, angoscia ed eccitazione sessuale. Inoltre aiuta anche la formazione di globuli rossi, perciò può essere utile in caso di anemia.
Il gemmoderivato ottenuto dai suoi amenti ha una azione sul sistema ormonale e viene consigliato in caso di amenorrea e altri disturbi mestruali, ipereccitabilità sessuale e eiaculazione precoce.
Con la linfa si prepara un gemmoderivato utile per vari problemi degli occhi come cataratta, congiuntiviti e altre infiammazioni oculari.
Il Fiore di Bach Willow, aiuta le persone che si sentono vittime e sono dominate da insoddisfazione, irritabilità, risentimento, delusione e rabbia ad accettare la loro situazione e il loro destino, a pensare in modo positivo e a prendersi le proprie responsabilità per cambiare la situazione.
Salice: l’albero del femminile
A dispetto del nome italiano maschile,il Salice da sempre è stato considerato un albero femminile e ovunque legato alle divinità femminili, in particolare alle dee della luna.
La luna, con la sua luce fredda, governa l’acqua e le emozioni. In effetti possiamo trovare nel Salice tante caratteristiche della luna, a partire dal colore delle foglie e dalla loro forma che ricorda una mezzaluna, fino al suo rapporto così intimo con l’acqua.
Il forte legame del Salice con le emozioni emerge in numerose culture. In particolare veniva associato alle emozioni collegate a concepimento, nascita, amore, bellezza, musica, poesia, tristezza, separazione e morte. Tutte le emozioni fanno parte della vita e sono importanti, anche quelle che non ci piacciono; il Salice permette di viverle in modo equilibrato.
Nell’antica Grecia era l’albero di Persefone, figlia di Demetra e insieme a lei dea della fertilità, ma anche simbolo dell’eterno susseguirsi di vita e morte. Persefone doveva stare per alcuni mesi all’anno, nel periodo invernale, negli inferi, e questo causava la morte della vegetazione. In primavera tornava a vivere sulla terra portando fertilità e bellezza. Così il Salice diventa sia l’albero della morte che della immortalità o più precisamente simbolo dell’eterno ciclo in cui dalla morte nasce nuova vita, come dimostra l’albero quando cade: l’albero ormai destinato a morire emette delle radici a generare nuova vita.
In molte culture il Salice rappresentava la fertilità, la bellezza e l’arte.
Aprirsi alla fertilità fisica, emotiva e mentale attraverso il Salice
Oggi possiamo trovare frequentemente difficoltà a vivere ed esprimere emozioni ed esperienze tipicamente legate agli aspetti più femminili della vita come accoglienza, concepimento e protezione materna.
Accogliere vuol dire dare uno spazio adeguato a ciò che è diverso, cosa non sempre facile da permettere. Da una parte può succedere che ne diamo troppo, limitando i nostri legittimi bisogni, dall’altra invece ci chiudiamo al diverso per tanti motivi: un eccesso di chiusure, preconcetti, paure.
Il concepimento va oltre l’accoglienza: vuol dire farsi fecondare dal diverso, farlo diventare una parte nostra.
Biologicamente è una prerogativa delle femmine, ma in altri ambiti riveste una grande importanza anche per i maschi, che generalmente hanno più difficoltà a vivere questo aspetto. Solo quando ci lasciamo fecondare dal diverso nasce qualcosa di nuovo.
Oggi, vivendo in un mondo in cui sembra che la sopravvivenza sia garantita solo da caratteristiche tipicamente maschili, anche le donne sperimentano una crescente difficoltà a lasciarsi fecondare, in tutti i sensi della parola.
Questa tendenza è facilmente riscontrabile nel crescente numero di donne che non vogliono figli o che non riescono ad averne e dal massiccio uso di anticoncezionali che, oltre a inquinare gravemente l’ambiente, hanno effetti negativi proprio sulla capacità emotiva della donna di accogliere e perciò causano depressioni e altri problemi.
Ciò che è stato concepito ha bisogno di protezione per crescere indisturbato, almeno fino a che non sia abbastanza forte per affrontare il mondo. E’ un compito difficile proteggere ciò che sta nascendo e difenderlo dai pericoli che lo minacciano, spesso costituiti dalle nostre insicurezze, dalle avversità dell’ambiente esterno che non vuol cambiare, o ancora dalle nostre indecisioni…
Il Salice favorisce il concepimento non solo biologico ma anche di nuove idee, concetti e ideali. Perciò è utile alle donne che cercano di concepire un figlio come a ognuno di noi che non intende più continuare a seguire vecchi schemi.
In particolare gli artisti possono trarre vantaggio dal Salice per rendere fertile la loro attività e trovare nuovi modi di esprimersi.
L’attualità del Salice
In un momento storico in cui siamo abituati a non scendere nelle emozioni o in cui le persone hanno bisogno di fare pellegrinaggi presso luoghi di disgrazia per avvertire qualche emozione particolare, l’aiuto del Salice assume una importanza primaria per riportare l’umanità e ogni singola persona a un contatto emozionale con il mondo.
Il Salice si può rendere altrettanto importante per aiutare le persone ad accogliere nuovi sentimenti del vivere, visto che l’umanità si trova all’alba di una nuova epoca in cui i sentimenti non saranno più secondari.
Usare lo Spirito del Salice
Per avvicinarsi facilmente all’essenza del Salice, Remedia propone il preparato “Lo Spirito del Salice”
Si consiglia di usare lo Spirito del Salice per:
- proteggere e nutrire ciò che sta nascendo
- raccogliere le forze prima di partire
- accogliere ciò che è diverso
- prepararsi alla gravidanza, specialmente quando non arriva
- favorire il fluire delle emozioni
- agevolare il contatto con il subconscio
- rendere fertile l’attività artistica
- rinascere dopo cadute, delusioni e altre emozioni spiacevoli