Riequilibrarsi in vasca

Acqua e giusta consapevolezza permettono di usufruire dell’azione energetica dell’elemento per riequilibrare il corso dell’energia nel corpo, alleggerendo il sovraccarico mentale
Insieme al sale ed al sole, l’acqua è fra gli elementi più importanti per la vita sulla terra dove, senza di essi, non ci sarebbe presenza biologica: il nostro corpo, come quello del pianeta, è costituito per la maggior parte da questo elemento e la sua progressiva scomparsa o ritiro dalle cellule viventi ne determina la decadenza e la morte. La stessa vecchiaia, si dice, non è che una forma di disidratazione.
La consapevolezza di tale importanza permette di fruire dei suoi benefici in modo più completo, soprattutto se non limitiamo questi ultimi all’azione chimica, fisica, o semplicemente meccanica di questa sostanza.
Recenti studi di carattere rigorosamente scientifico stanno avvalorando quanto già conosciuto dalle antiche culture, patrimonio di un’antica saggezza contadina o, in alcuni casi, sciamanica.
Esiste un’azione energetica dell’acqua che, utilizzata nel modo opportuno e con la giusta consapevolezza, può esplicare un’azione equilibrante e vivificante sul nostro essere; nulla di magico in realtà, ma sicuramente di molto potente. Anche un semplice bagno può aiutare a riequilibrare le energie, alleggerire i pensieri, soprattutto se all’acqua si aggiunge del sale che, con essa, dà origine a cristalli “accumulatori di energia”.
Quando ci sentiamo sovraccarichi a livello mentale, quando cioè l’energia è concentrata nella parte alta del corpo, c’è mal di testa o una forma di leggera ansia, facciamo così: cercando di creare nel bagno un ambiente rilassante, riempiamo la vasca con acqua discretamente calda e un pugno di sale, ma solo a metà e lasciamo scorrere l’acqua pur iniziando a entrare dentro con i piedi.
Nell’attesa che la vasca si riempi ascoltiamo le risposte del nostro corpo: generalmente un brivido o una serie di sottili vibrazioni cominciano a percorrerlo. E’ il segno che l’energia inizia a muoversi, a invertire il suo percorso scaricandosi nell’acqua e nella terra.
Dobbiamo portare consapevolezza a questi che non sono “particolari irrilevanti”. L’effetto del calore ai piedi e alle gambe “tira l’energia verso il basso”.
Con l’acqua lasciamo scorrere anche i pensieri, quelli che “pesano” di più. Muovere i piedi dentro e fuori, con la tecnica del famoso “cic, chac….” aiuta a scaricare l’energia in eccesso o, meglio, a riequilibrarne il percorso.
Anche ascoltare il rumore dell’acqua che scorre ha un notevole effetto riequilibrante, così come lasciarsi “distrarre” dalla luce di una candela accesa. Acqua e fuoco rappresentano un matrimonio davvero potente. L’acqua in movimento inoltre, oltre a vivificare se stessa, induce una ionizzazione negativa dell’aria come avviene, anche se in misura minore, nelle vicinanze di una grande cascata.
Loredana Filippi

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