La Nuova Zelanda ha sviluppato una flora molto particolare. Il lungo isolamento ha favorito la comparsa di specie autoctone, con caratteristiche davvero originali e interessanti. Tra le piante più importanti per la fitoterapia moderna si annovera sicuramente la Pseudowintera colorata, già conosciuta e utilizzata dai Maori come rimedio depurativo, antiparassitario, o destinata alla conservazione degli alimenti.
Un nemico giurato dei funghi
La pianta di Horopito, come la chiamano i Maori, si è imposta all’attenzione degli specialisti occidentali soprattutto per le sue proprietà antimicotiche, ma solo negli anni Sessanta è stato isolato il principio attivo della Pseudowintera. Si tratta del Polygodial, una sostanza dotata di una potente azione antimicotica e antiparassitaria. La pianta si serve del Polygodial per difendersidalle infestazioni, ma l’attività antimicotica si estende anche verso i funghi che causano infezioni negli esseri umani, come Candida albicans e Tricophytum.
Una combinazione sorprendente
In seguito si è scoperto che questo vegetale contiene altri composti attivi contro i funghi, che agiscono in sinergia con il Polygodial. Siamo di fronte, insomma, a una “preparazione” naturale i cui ingredienti, per agire al meglio, non devono essere separati ma utilizzate in sinergia, come accade spesso nel mondo delle piante: l’insieme è meglio delle parti. La cura fitoterapica, infatti, prevede l’assunzione di capsule contenenti le foglie intere ridotte in polvere oppure estratti, che agevolano l’assorbimento dei principi attivi.
Un indispensabile sistema di difesa
L’interesse suscitato da questa scoperta, che conferma l’uso tradizionale dei Maori, ha portato gli studiosi a indagare ulteriormente. Di recente, è emerso che l’Horopito contiene una buona quantità di flavonoidi a elevato potere antiossidante. Ancora una volta non è un caso: i flavonoidi, presenti in alcuni vegetali, conferiscono protezione contro l’azione dei radicali liberi, cioè sono alcuni degli strumenti di difesa utilizzati dagli organismi viventi per resistere alle “aggressioni esterne” o a eventi climatici estremi (frequenti Nuova Zelanda).
Il fossile vivente che inventò… i fiori
Quello che è vero per gli esseri umani è vero anche per le piante. E di sicuro la Pseudowintera è uscita indenne dalla lotta per la vita: si tratta infatti di una specie molto antica, risalente a 65 milioni di anni fa. Di fatto, è una sorta di “fossile vivente”, una tra le prime piante da fiore comparse sulla Terra.
Un nemico naturale contro le candidosi
La Candida è un fungo microscopico che colonizza le mucosa del tratto gastrointestinale, della vagina e del cavo orale. In condizioni normali il fungo non causa disturbi di alcun tipo ma in alcune circostanze (stress, abuso di antibiotici, deficit immunitario, ecc.) prolifera in modo eccessivo dando origine alle caratteristiche lesioni della candidosi, che più spesso compare in bocca o a livello dell’apparato genitale femminile. La Pseudowintera colorata è proposta in fitoterapia proprio come coadiuvante nel trattamento delle candidosi o infezioni micotiche similari. A questo scopo, sono reperibili in commercio prodotti a base di Pseudowintera in capsule, da assumere 1 o 2 volte al giorno dopo i pasti. Per potenziarne l’effetto antimicotico e antiossidante, gli estratti o la polvere di pseudowintera vengono associati ad altre componenti come la vitamina C, l’anice verde o il Lactobacillus acidophilus, di cui si conosce l’effetto preventivo è terapeutico contro le vaginiti.
Horopito, pianta della tradizione Maori
La Pseudowintera (Horopito) era considerata dai Maori un potente strumento di interazione con il mondo degli spiriti. I tohunga, cioè gli uomini dediti alla medicina, la usavano per allontanare gli spiriti maligni, portatori di malattia. Le foglie accompagnavano i defunti nel loro ultimo viaggio. Nella medicina tradizionale Maori l’Horopito era considerato il rimedio principe contro i problemi della pelle, le malattie veneree e le infezioni da Candida. Sappiamo che tra gli indigeni della Nuova Zelanda, fino a tempi recenti, la candidosi era diffusa, soprattutto tra i bambini, a causa di una dieta spesso insufficiente che determinava squilibri alimentari. L’unica possibilità di cura contro l’Haka, il nome Maori della Candida, era rappresentato dalla Pseudowintera.
Tratto da: L’altra medicina