Secondo ultime ricerche pubblicate nell‘Environmental Health Journal, donne in dolce attesa che abitano nelle grandi città hanno un terzo di probabilità in più di partorire prematuramente a causa dell’inquinamento.
I fumi del traffico sono i maggiori colpevoli. La maggior parte è formata da sottoprodotti del petrolio definiti idrocarburi policiclici aromatici, che aumentano il rischio di parto prematuro del 30%.
Il nitrato d’ammonio, derivante dall’industria e dall’agricoltura, aumenta il rischio di un quinto (21%), mentre il benzene, una sostanza petrolchimica, e i fumi di gasolio l’aumentano del 10%.
I ricercatori hanno anche notato che la concentrazione di sostanze inquinanti risulta essere maggiore nei mesi invernali, rispetto a quelli estivi e nelle zone interne, rispetto a quelle costiere, che presentano un’aria più pulita.
L’autrice dello studio, la Dr.ssa Beate Ritz afferma: ” L’inquinamento dell’aria è associato a basso peso alla nascita e parto prematuro. I nostri risultati indicano gli idrocarburi policiclici aromatici come i maggiori colpevoli, ma anche le particelle di nitrato d’ammonio hanno un peso negativo influente sulla salute nel periodo prenatale”.
Fonte: Daily Mail
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