Da sempre, le mestruazioni sono vissute dalle donne con vergogna o, nel migliore dei casi, con grande fastidio.
Mestruazioni e Potere
Le mestruazioni sono piene di significati, anzi, quasi sovraccariche. In tutte le mie ricerche sulle mestruazioni e la salute mestruale un tema in particolare è emerso con prepotenza: il potere. Il potere è presente perfino nella parola mestruazione che, fin dalle culture più antiche, ha avuto anche il significato di “incomprensibile”, “sovrannaturale”, “sacro”, “spirito”, e “divinità” (Walzer, 1983). In tedesco, francese e spagnolo il termine mestruazione significa anche “misura” o “regola” e si ricollega a regolare, regale, regalia e rex (re). Tutte parole che ricollegano le mestruazioni alla cerimonia, la regalità e la misurazione (Grahn, 1993).
La parola inglese “blessing” (benedizione) ha origine dall’antico “bloedsen” che significa sanguinare. Nella Bretagna celtica, il vino rosso claret era la bevanda tradizionale dei re; era anche sinonimo di sangue, e letteralmente significava “illuminazione”. Secondo la tradizione taoista cinese un uomo poteva divenire immortale (o quantomeno longevo) sorbendo il sangue mestruale, chiamato succo yin rosso, dalla “Porta Misteriosa” di una donna (Walker, 1983). Il significato e il potere delle mestruazioni, o come viene descritto dalla ricercatrice e scrittrice Barbara Walker, “lo spirito dell’autorità sovrana” , risuona forte e chiaro in molte culture attraverso tutto il mondo.
Di quali segreti erano a conoscenza a quei tempi?
Cosa c’è nelle mestruazioni che le rende così ricche di significato?
Che importanza ha tutto questo per la donna del ventunesimo secolo?
In che modo si relaziona alla sofferenza mestruale e alla spaccatura che troppe di noi stanno sperimentando?
Come possiamo utilizzare questo potere?
Ho trovato tutto questo estremamente intrigante.
Nella guarigione del mio corpo ho assaporato un po’ di questo potere e mi è piaciuto! Ma ho anche imparato che tale potere non ci viene servito al momento del menarca su un piatto d’argento, ma lo dobbiamo coltivare interiormente. Solo poche di noi al giorno d’oggi possono apprezzare tanta potenza: è come se i disturbi e i dolori mestruali fossero un modo per rilevarci questo potere, un modo per iniziarci ad esso. Le nostre esperienze legate alle mestruazioni, che per alcune possono essere estreme, unificano il grembo, il cuore e la testa. Servono a ristrutturarci e a riscrivere non solo la nostra storia ma anche quella del mondo.
Gli anni delle mestruazioni ci offrono le possibilità di affinare il nostro potere. La menopausa è il giorno del diploma! La donna che attraversa la menopausa avendo compreso il potere dei suoi anni di mestruazioni diventa una persona degna di stima. Attraverso i cambiamenti a cui assiste nel suo stesso corpo, le viene offerto un modo per viaggiare sia nei mondi interiori sia in quelli esteriori. Ha acceso in Sé un fuoco che ora è vivace, selvaggio e duraturo, e che può scaldare e potenziare, un potere che le permette di conoscere e amare se stessa e il mondo senza separazione, e di comportarsi di conseguenza.
Questo libro è adatto a te?
“Mestruazioni” presenta un approccio unico a questo tema andando oltre la biologia, al fine di riportare dignità e profondità di significato alla natura ciclica femminile. Questo potenziamento di Sé è il più efficace degli elisir. Non c’è erba, vitamina o medicina che possa uguagliare gli effetti della scoperta, da parte di una donna, della propria saggezza e forza. Sono queste le verità nascoste nella nostra esperienza mestruale, che comporti sofferenza oppure no.
Il libro “Mestruazioni” è un manuale di cura personale
per tutte le donne in età fertile che desiderano godersi la propria natura ciclica e vivere una vita lunga, sana e ricca – ed essere magnifiche fino alla fine! Se siete in menopausa oppure oltre, forse sarete curiose di guardare un po’ indietro alle vostre sorelle mestruanti, e magari riflettere e recuperare quella conoscenza che può agevolare il vostro passaggio e farvi apprezzare maggiormente gli anni successivi alla menopausa.
Questo libro è adatto anche ai genitori che intendono passare alle proprie figlie un’esperienza positiva delle mestruazioni e a tutti gli uomini che desiderano gettare uno sguardo al mondo delle donne. Se sei un uomo e vivi con una donna che ha un’esperienza mestruale difficile, qui troverai molte informazioni utili che ti aiuteranno a comprenderla meglio.
Ho scritto Mestruazioni perché è proprio il libro di cui avrei avuto bisogno quando soffrivo io stessa di gravi problemi mestruali. Non volevo operarmi né prendere farmaci, e non intendevo nemmeno trascorrere il resto della mia vita sopportando quei dolori da incubo! Mi accorsi lentamente che nessun operatore sanitario, medici inclusi, avevano un’idea chiara di ciò che mi stava succedendo. La mia guarigione è sempre stata basata sulla mia capacità di ascoltare e rispondere al mio corpo e a me stessa, di prendermi cura di me. Se volevo davvero stare meglio dovevo assumermi le responsabilità della situazione, e fui incantata dallo scoprire quante cose potevo fare per me stessa. Oggi vivo senza dolore. Le mestruazioni per me sono totalmente trasformate, ed io mi sono trasformata grazie ad esse. La mia speranza è che voi possiate vivere un’esperienza altrettanto arricchente.
Le idee che vi propongo non hanno un significato assoluto, non si tratta di una serie di regole inalterabili. Vi offro un modo diverso di pensare alle mestruazioni e al vostro benessere, in modo che possiate espandere il vostro livello di conoscenza. Vedrete che alcuni concetti vi calzeranno a pennello mentre altre volte vi scoprirete a ridere di quel che dico. Se sarà così, vi incoraggio a seguire la vostra intuizione: restate aperte alla saggezza del vostro essere.
Piuttosto che riferirmi a malattie specifiche, nel libro ho preferito concentrarmi su tematiche comuni che fanno emergere sintomi diversi, anche se a volte parlo di condizioni anche patologiche quali endometriosi, fibromi e sindrome premestruale.
Con questo scritto vi aiuterò a ricostruire le vostra esperienza mestruale attraverso …..
… Vi spingerò a divenire curiose, detective di voi stesse, a rivolgersi a fonti diverse per raccogliere informazioni, a fare domande finché la risposta non vi soddisfi e a rivolgersi altrove se al vostro medico non piace questo approccio. Ricordatevi sempre che siete voi che dovete vivere con il vostro corpo e nessun’altro. Quello che a voi sembra buono ad altri potrebbe non piacere. Date ascolto a quello che vi dicono, ma fidatevi sempre della vostra innata saggezza.
Vi aiuterò anche a fare le difficili. Questa è la mia parte preferita! Secondo il noto chirurgo americano dott. Bernie Siegel, è proprio il paziente “difficile” quello che guarisce. Il paziente cosiddetto problematico è anche che guarisce più in fretta, quello che sopravvive a malattie terminali, quello che il sistema immunitario più attivo(Siegel,1988). La persona difficile è quella che non si accontenta degli status quo, quella che non è “carina” per forza, a scapito del nostro benessere . Queste persone catalizzano i cambiamenti nel mondo: sono difficili perché a volte affermano delle verità scomode. Cambiare la vostra alimentazione, prendere una posizione più decisa riguardo alle vostre esigenze e non essere sempre presenti per gli altri nel modo in cui siamo sempre state abituate, all’inizio vi potrà creare qualche problema, ma non significa che state sbagliando, è solo diverso. In questo libro vi incoraggio ad affinare l’arte dell’essere difficili, perché vi fa bene alla salute!…
Un accenno ai sintomi
Non sta scritto da nessuna parte che quando abbiamo le mestruazioni dobbiamo soffrire. La nostra sofferenza mestruale, che molto spesso viene considerata “normale”, non solo non è normale, ma non costituisce nemmeno il nostro destino. Il ciclo mestruale è il rilevatore del livello di stress in una donna. Ogni volta che sperimentiamo dei sintomi d’angoscia, riceviamo il segnale della necessità di curarci di più della nostra salute generale e di rivedere il nostro posto nel mondo. Le malattie e i sintomi fisici sono segnali che ci conducono in nuovi territori: sottoterra, sopra la terra, nel mondo, in tanti luoghi. La malattia apre la via. E’ l’irreprimibile immaginazione che si fa strada nella nostra adattata mediocrità”( Hillman e Ventura, 1992). La sofferenza mestruale è come il genio selvaggio e fastidioso che viene a scuotere questa “adatta mediocrità”. L’immaginazione ne dissolve ogni traccia! Possiamo provare a comprimere il genio per rimetterlo nella lampada negando queste energie in noi, e dando ragione ad una società che dice che questi non sono altro che sintomi irrazionali e devono essere curati. Il genio continuerà a dibattersi e dimenarsi.
La parola guarigione può avere molti significati: riprendersi dopo una malattia, non avvertire più sintomi di disagio, essere più in pace con ciò che si è, sentire che la nostra vita ha un senso anche di fronte alla sofferenza, riappropriarsi del proprio potere personale. La guarigione richiede inevitabilmente l’esplorazione di diversi aree, da quella fisica a quella spirituale. Le difficoltà mestruali, così come qualunque altro problema di salute, sono collegate a molti fattori…
…Arnold Mindell, l’ideatore della psicoterapia orienta al processo, sostiene che la malattia non è un fenomeno isolato, un “problema” dell’individuo. Coloro che in prima linea soffrono, richiamano l’attenzione di tutti al pericolo e alla necessità di cambiamento: la loro maggiore sensibilità illumina il paesaggio della vita di ognuno. Porre l’onore della guarigione sul singolo individuo depriva tutti di informazioni vitali. Sebbene la sofferenza abbia un significato individuale e comporti una propria responsabilità, la malattia di ciascuno non va vissuta come un fallimento personale. Ognuno è parte del grande fiume delle vita, le difficoltà personali sono il risultato della nostra epoca. Quanto accada nel mondo è responsabilità di tutti; nella vostra sofferenza si nasconde la voce del rinnovamento. Ogni passo positivo che intraprendiamo per noi stesse può diventare un dono utile a tutti.
Curarsi (visite regolari dagli specialisti, rimedi erboristici, omeopatici, vitamine e minerali) può comportare un grande impegno finanziario che può diventare esorbitante. Anche mangiare bene costa caro, ma risparmiare sulla propria salute è una falsa economia soprattutto se spendete con facilità in altri settori. Vi incoraggio a fare del vostro meglio, considerate le spese per la salute un investimento; se godete di buona salute il resto fluirà, anche la vostra capacità di guadagnare di più.
Alcune cure consigliate in questo libro non sono state oggetto di ricerca scientifica, tuttavia ritengo che se io stessa avessi aspettato i risultati di questi studi , starei ancora con i miei dolori. A mio avviso anche l’efficacia di alcuni approcci ortodossi rimane poco chiara, ma tutti continuano ad usarli. Ci sono molti episodi di storia medica in cui si è ricorsi all’azione basandosi su evidenze non dimostrate. Per esempio, nel 1845 un giovane medico viennese, Ignace Semmelweiss, scoprì che lavarsi le mani prima di eseguire degli esami pelvici in donne in gravidanza preveniva la “febbre della culla”, un infezione che poteva risultare mortale. I superiori di Semmelweiss obiettarono che la sua osservazione era aneddotica, non scientifica e lo licenziarono. La sua ipotesi fu rifiutata dall’apparato medico per più di venticinque anni, ma oggi lavarsi le mani è un pratica basilare per il controllo delle infezioni (Crook, 1986).
I problemi mestruali generalmente non rappresentano una minaccia per la vita, anche se possono compromettere la sua qualità. Le promesse di pronta guarigione della medicina allopatica possono essere invitanti e, per molte donne i farmaci e le operazioni chirurgiche sono davvero necessari, tuttavia la medicina ufficiale riconducendo ogni malattia ad un’unica causa, spesso considera tutti gli individui equivalenti, prescrivendo quindi le medesime cure. In realtà le esperienze legate a disturbi come endometriosi e i sintomi mestruali sono molte e varie.
Il medico può rappresentare una figura eroica, un valoroso cavaliere nella sua armatura scintillante che ci toglie dal pericolo e ci rende felici e contente per sempre. Magari fosse così! Le difficoltà arrivano subito dopo il tramonto : il giorno successivo e quello dopo,e quello dopo ancora. Dopo il “salvataggio” la vita vera continua. La chirurgia può asportare il fibroma offensivo, alleviare temporaneamente i sintomi dell’endometriosi , i farmaci contribuiscono a fare cessare il dolore, a livellare gli alti e i bassi d’umore e tutto il resto . Spesso però sottoporre il proprio corpo ad approcci di cura aggressivi lascia un prezzo da pagare. La chirurgia e i farmaci comportano rischi ed effetti collaterali, e a volte rappresentano una soluzione solo temporanea al problema. A voi resta lo stesso corpo. Svilupperà un altro fibroma? Comparirà nuovamente l’endometriosi? E’ possibile. I farmaci vengono spesso descritti come armi da guerra per la loro tossicità. Per il dottor Andrew Weill, medico di Harvard, questi trattamenti soppressivi possono rafforzare il processo della malattia anziché risolverlo (Weill, 1995). Comunque scegliere la chirurgia allopatica, alla lunga non rappresenta un’alternativa alla cura di voi stesse. E’ bene ringraziare qualsiasi forma di cura, servirsene con giudizio e continuare a sostenere il corpo nella propria guarigione.
Gli antidolorifici o la pillola anticoncezionale possono esservi stati d’aiuto in passato e l’idea di farne a meno probabilmente vi terrorizza. Non consiglio di buttarli via, ma di utilizzarli solo in caso di emergenza e di cominciare a seguire le indicazioni di questo libro. Prima di sospendere la prescrizione della pillola o di qualche farmaco per l’endometriosi, informatevi bene sulle possibili alternative e mettetele in pratica correttamente. Confrontatevi con il vostro medico per qualunque cambiamento intendiate intraprendere. Interrompete l’assunzione di farmaci quando vi sentite pronte e in accordo con lui, cambiate solo se trovate qualcosa che vi dà veramente sostegno.
Ho sempre avuto la percezione che le esperienze destabilizzanti, e in particolari i disturbi mestruali, sono lezioni di vita: le istruzioni della Dea in noi ci spingono in avanti, ci costringono all’unico sentiero che è nostro e solo nostro. La sfida di fronte a voi è quella di assaporare la bellezza e la orza del nostro personale cammino, e di osare rivelarlo al mondo. Mio desiderio è che questo libro vi aiuti a farlo….
Un momento di Potere
La mestruazione, un disagio collettivo!!!
“Se gli uomini rifuggono il femminile possiamo sopravvivere, ma se le donne stesse trattano la propria femminilità come una malattia siamo veramente perdute.” Geramane Greer
Che cosa hanno queste mestruazioni ché dà così fastidio? Cosa succede ai nostri ormoni, di solito composti e ben educati, che li fa impazzire una volta al mese?
E’ risaputo che le mestruazioni disturbano, e spesso le donne mestruate vengono ridicolizzate e sono bersaglio di scherzi e allusioni. Se a stare male fossimo soltanto in due o in tre, si potrebbe presumere la presenza di qualche terribile pecca personale; molte donne soffrono durante li ciclo e molte tacciono il proprio dolore. Alle donne è stato insegnato che la loro sofferenza è normale e che devono farsene una ragione. Pensate per un attimo a quali soni i messaggi che riceviamo, provate a parlare del ciclo con più di un paio di amiche, cercate delle storie che ne parlino come in un’esperienza positiva e di grande potere.
D’accordo, sul tema si può leggere molto sia di medicina convenzionale che alternativa, ma si tratta di indicazioni intese sempre e comunque a salvarci dalla morsa del dolore, dalla sindrome premestruale e dal flusso abbondante. Le pubblicità televisive di assorbenti esterni ed interni suggeriscono di “sembrare normali”, “fare finta di niente” e “non se ne accorgerà nessuno” : vogliono che il genio pericoloso resti confinato nella lampada!
Mi domando cosa ci sia così orribile a far sapere che stiamo sanguinando. Nel suo meraviglioso libro Blood, Bread and Roses: How menstruation Created The World, Judy Grahn, descrive il mistero del sangue femminile:
“il sangue mestruale è l’unico tipo di sangue non indotto da un trauma. Tuttavia, nella cultura moderna si tratta del più nascosto, di quello di cui si parla meno e che non si vede quasi mai se non in privato, tra donne, che si rinchiudono in piccole stanzette per cambiare l’assorbente in tutta fretta e, in qualche caso con disgusto, avvolgono il cotone insanguinato in un pacchetto di carta perché non lo veda nessuno, storcono il naso all’odore mentre gettano via e ripuliscono ogni traccia. Il sangue è ovunque, eppure l’unico nome che non ha mai avuto è proprio sangue mestruale. Il sangue mestruale, proprio come l’acqua, non fa altro che scorrere” (Grahn, 1993).
Il nostro disagio collettivo riguardo al sangue mestruale ha origine parzialmente nell’insegnamento primario che abbiamo ricevuto: svalutare tutto ciò che è femminile.
La nostra avversione per il sangue parla anche della paura di entrare nel profondo mondo della conoscenza femminile, che giace proprio nelle esperienze del corpo della donna. La nostra psiche avverte tale conoscenza, ma noi non vogliamo approfondirla perché ciò comporterebbe sfidare le basi su cui poggia la nostra vita: potrebbero “andar per aria baracca e burattini”, sia per noi che per quelli che ci circondano.
Così ogni mese il “genio malvagio” scappa dalla lampada e noi andiamo dai dottori nel disperato tentativo di rimetterlo al suo posto, possibilmente per sempre. Terapeuti di ogni tipo ci offrono innumerevoli soluzioni e noi seguiamo le istruzioni che ci vengono impartite obbedendo all’ imperativo comune riguardo al corpo mestruante: tenerlo nascosto, a tutti costi.
I farmaci che ci vengono proposti, tuttavia, come la pillola, gli antidolorifici e le medicine per l’endometriosi, sono una lama a doppio taglio:
da un lato ci donano un po’ di sollievo, dall’altro spesso provocano effetti collaterali molto pesanti; anziché farci guarire mascherano i sintomi.
Le terapie alternative come fitoterapia, omeopatia, agopuntura e chiropratica sono risultate ottime per molte donne. Se è vero che agiscono sugli squilibri fisici ed emotivi che danno luogo al sintomo, è altrettanto vero che sono focalizzati sulla patologia e non tengono conto dell’ambiente culturale e dell’anima della donna. Sebbene il dolore fisico venga sedato, manca un’indagine sulle origini della malattia legate all’ambiente in cui la donna vive e lavora.
Anche questa omissione è parte della congiura contro il “genio cattivo”.
C’è decisamente qualcosa che non va, e non credo sia giusto tacerlo. Non è una questione personale, siamo tutti complici nel voler costringere al silenzio questo spirito disturbatore.
E’ arrivato il momento di diventare curiose del nostro corpo ostinato: qui c’è sotto qualcosa di grosso!
Riappropriarsi del femminile
Sperimentare l’impotenza, l’esaurimento e l’incertezza è il modo migliore per comprendere i sentimenti opposti. Il potere femminile, la cui sorgente è nel corpo, attraverso il corpo parla: le mestruazioni sono la voce preziosa della consapevolezza femminile.
I nostri sintomi mestruali sono le porte d’accesso al potere. Il dolore, la vulnerabilità e la morbidezza sono strumenti di saggezza, e non è necessario soffrire per arrivarci. E’ un processo in corso. Insito nel riserbo delle mestruazioni e i sintomi non fanno altro che evidenziarlo. Nel crogiolo del nostro ciclo possiamo raccogliere la saggezza e il potere che derivano dagli alti e bassi del nostro corpo, senza manipolarlo né giudicarlo, ma abbandonandosi al grembo creatore di una vita che ci permette di crearci e ricrearci ogni mese.
Nei giorni in cui possiamo finalmente cogliere uno scorcio di un sapere antico: il potere femminile.
Non è un’esperienza riconosciuta e generalmente la ignoriamo. Il femminile è stato represso a lungo, sia dagli uomini che dalle donne, ma sono state le donne a farsi carico di una spropositata sofferenza dovuta alla mancanza di Lei, di questa voce intuitiva ed istintiva, la voce dell’anima, forte proprio relegata nell’angolo meno fertile della psiche.
Quando dico “Lei” penso alla Dea personificata nelle sue infinite forme, presente sia negli uomini che nelle donne, da tempo sacrificata a benefico del Dio maschile; più che femmina o donna, è un aspetto dell’essere umano. Nello stesso modo, quando mi riferisci al Maschile, intendo un modo di essere e non il mondo degli uomini.
Il Femminile ha molti aspetti : mi accorgo della mia difficoltà a parlare come se non avessi ancora la conoscenza necessaria. E’ giusto che mi avvicini per strade secondarie, che la guardi con la coda dell’occhio, che la senta prendersi gioco di me se provo ad essere troppo analitica?
L’analisi non è la sua modalità, non è una cosa da studiare.
La mestruazione va vissuta.
Tradizionalmente l’uomo è considerato il creatore attivo e la donna colei lo segue passivamente. Siamo giunti a ritenere che “attivo” sia sinonimo di potere e quindi bene, e che “passivo” sia sinonimo a impotente e quindi male. Questa visione ha portato ad un terribile malinteso, alla svalutazione e alla sfiducia verso il potere femminile, uniti ad un’ inopportuna esaltazione del Maschile.
E’ sbagliato sminuire sia il Femminile che il Maschile. Nella Cina taoista il principio femminile veniva considerato “attivo e creativo”, mentre quello maschile “passivo e immobile” (Walker, 1983).
Il vero potere deriva dalla capacità di muoversi in modo fluido fra i due mondi, Maschile e Femminile. E’ però necessario riconoscere la precisa natura che contraddistingue il Femminile prima di poter comprendere l’insieme.
La forza delle mestruazioni sta proprio in ciò per cui ci denigriamo maggiormente: la sensibilità, l’amplificazione dei sensi e del senso che diamo al mondo. La nostra capacità di percepire attraverso tutti i sensi ci aiuta a raccogliere indizi su quello che ci circonda senza dover filtrare delle idee preconcette. Si tratta di una “conoscenza diretta delle cose nella loro unità percepita tramite l’unione dei sensi… La percezione è un atto cognitivo del corpo, un sapere che è nel tempo stesso un sentire”(Sardello, 1995).
Questo è il Femminile all’opera: esserne in contatto ci rende libere di ricevere l’ignoto che ci viene incontro. Nel mondo scientifico, ad esempio, molte importanti scoperte nascono proprio da intuizioni e sogni (Femminile) che vengono poi sottoposti a mille controprove razionali (Maschile). La logica da sola non è in grado di aprirsi a tali illuminazioni.
Se dobbiamo ripristinare il potere femminile, è fondamentale riappropriarci del suo linguaggio. Dietro espressioni quali “lasciar andare”, “lasciarsi andare”, “non fare”, “abbandonarsi”, “essere toccati da”, “venire guidati”, “permettere”, “essere ricettivi” giace la consapevolezza che c’è dell’altro oltre la nostra visione egocentrica del mondo. C’è il riconoscimento di una relazione con tutto, co-creatori: creatori e creature e creatura al tempo stesso.
Una volta compresa questa bellissima verità possiamo sentirci parte di un organismo che vive e respira, che ci dà sostegno e ci informa . E’ meno faticoso e molto più divertente che dover fare sempre tutto da solo. Noi abbiamo i nostri sogni e i nostri progetti, ma dobbiamo anche collaborare con i piani ed i sogni del mondo, per creare un rapporto dinamico tra noi e l’Altro “che sia il crogiolo in cui si forgiano autonomia, creatività, compassione e saggezza”. (Borysenko, 1996)…
L’elemento pericolo
In ogni storia, mito e tabù che riguardi le mestruazioni è presente l’elemento pericolo. Il pericolo implica “Attenzione, svegliati!”.
Una donna della tribù degli Yurok, parlando dell’insegnamento tramandatole della sua nonna materna e dalle zie, concluse con questo ammonimento: è necessario sentire il proprio corpo esattamente com’è e prestare attenzione. C’è qualcosa che si muove in noi, e se non si riamane vigili non solo si perde l’occasione di scoprirlo, ma si può anche rimanere intrappolate! (Buckley, 1988)
Questa è la natura del tabù. La parola ‘tabù’ deriva dal polinesiano Tapua, che significa sia sacro che mestruazione. L’espressione assume anche la valenza di vietato, prezioso, meraviglioso, magico, terribile, spaventoso e legge immutabile (Grahn, 1993).
Le mestruazioni sono il territorio selvaggio delle donne. I Nativi americani considerano il mestruo come un momento di potere della donna, la via di un naturale accesso ad una realtà allargata. La loro pratica della vision quest (affrontare in solitudine una prova iniziatica nella natura) rappresenta per gli uomini un modo di entrare in uno spazio di potere, per acquisire conoscenza tramite la visione e la ricerca di una guida interiore . Questo rituale era fondamentale per il passaggio del ragazzo dalla pubertà alla maturità. Sebbene anche per la donna possa essere benefico trascorrere del tempo nella natura, non è ritenuto indispensabile sfidarsi in quel modo per accedere alla stessa importantissima esperienza. La donna attraversa un’iniziazione spontanea con il menarca; non deve far altro che stare ferma.
Un elemento cruciale nei rituali iniziatici dei giovani era quello di spezzare il proprio ego, di sperimentarne la morte per ritrovarsi nel vuoto; solo così avrebbero compreso di non essere autosufficienti e di aver bisogno degli altri per sopravvivere (Tacey, 1999). Era un modo per aprirsi al Femminile.
Un immensa FORZA elementare
Alle donne viene insegnato a rinnegare, disprezzare, non fidarsi e distaccarsi dalla meravigliosa forza che è insita nel loro corpo, perfino a trattarla come una temporanea follia di cui vergognarsi.
In tempi più recenti si è tentato di superare questa concezione negativa trattando il ciclo mestruale come un processo puramente biologico, ma ciò non ha fatto altro che depauperarlo del suo significato più profondo:
il potere di svelare le forze dell’anima, di accedere a stati alterati di coscienza e alla propria matrice psico-spirituale.
A mio avviso, proprio questo impoverimento del significato che attribuiamo alla nostra ciclica è causa di scarsa autostima, depressione, ansia, disturbi alimentari, mancata attenzione della nostra fisicità, dipendenze, conflitti nelle relazioni e naturalmente problemi mestruali e malessere in menopausa. La negazione del Femminile priva le donne di una magnifica fonte di saggezza e creatività, di potenziamento e rigenerazione e quindi di un ottimo alleato per gestire al meglio la propria vita.
Oggi alle donne viene proposto un linguaggio di sviluppo personale e spirituale che è proprio del maschile.
Noi abbiamo di noi il nostro maestro, una guida e perfino la “pratica” per la maturazione psico-spirituale, eppure la nostra ricerca è rivolta all’esterno.
Continuando a svalutare i modi femminili si perpetra una violenza.
Vi è un’immensa forza elementare all’opera nel corpo femminile che è di natura intima e al tempo stesso universale: estatica, creativa, ristoratrice e piena d’amore. Entriamo in contatto con questa forza durante le mestruazioni, la gravidanza e il parto. La donna in menopausa, che ha già compreso e vissuto la forza del ciclo, incarna appieno questo potere che non si conquista con la fatica e non si guadagna con lo sforzo: se siamo disposte a corteggiare il nostro corpo ci viene concesso un accesso privilegiato a qualcosa di Altro che avviene spontaneamente senza l’utilizzo di tecniche come la meditazione, la preghiera, lo yoga, il digiuno, le droghe, la capanna sudatoria e così via.
Il ciclo mestruale stesso è l’iniziazione a tale energia e ci fornisce una buona palestra per allenarci a raccogliere appieno la ricchezza del dono che è insito in noi. Il ciclo è una matrice per la crescita spirituale e psicologica, il contenitore alchemico in cui ci formiamo e individualizziamo. Le mestruazioni sono alchimia.
Le sfide del ciclo preparano la donna anche alla gravidanza, al parto e alla menopausa, tutti significativi momenti di consapevolezza. Il ciclo è il rilevatore di stress in una donna e una buona guida interiore.
Ascoltare e seguire il ciclo permette di fare della buona prevenzione e di sviluppare un sistema di intelligenza molto più efficace. Prestare attenzione al ciclo è rivitalizzante e crea un senso di intimità e tenerezza con se stessa che è già una guarigione di per sé.
Il corpo femminile: alla riscoperta del sacro
Il corpo è sacro e fonte di sacralità. La religione patriarcale ha negato in ogni modo possibile questa verità e i corpi delle donne oggi ne pagano il prezzo. E’ stato diffuso in passato, e in parte si trova ancora oggi, un profondo disprezzo per il corpo femminile che le donne hanno interiorizzato. Anche la vita spirituale risulta impoverita dal mancato riconoscimento della natura sensuale del nostro corpo. Il corpo è una porta d’accesso al Femminile Sacro, all’Estasi Sacra. Non possiamo provare estasi ignorando la nostra natura di carne e ossa. La bellezza, l’amore, la tenerezza e la gioia sbocciano dalla vulnerabilità che tocchiamo quando entriamo in profondità nella vita corporea. Il ciclo spinge la donna ad abbracciare tale vulnerabilità…
Comprendere il potere
Esistono tre tipi di potere: potere su qualcosa, potere con e potere da dentro…
Prestare attenzione
Il ciclo mestruale è un percorso profondo di consapevolezza quindi la prima cosa da fare è imparare a conoscerlo.
L’attenzione al ciclo mestruale è continua: è già un potenziamento sapere in che momento vi trovate. Sentire l’ovulazione, avvertire lo spostamento verso la mestruazione, riconoscere i propri sogni e tutti gli altri segnali. Prendendo nota di ciò che vi succede con il passare dei giorni vi permette di costruire una profonda accettazione e una bella intimità con voi stesse. Senza questa intimità, che possiamo paragonare ad un contenitore, la forza femminile può diventare distruttiva, o finire per essere persa o sprecata e con essa un’importante opportunità di evoluzione psico-spirtuale che, se non colta, può concretizzarsi addirittura in un grande problema.
I tredici alleati
Concedetevi una buona dose dei vostri 13 alleati quando vi avvicinate al ciclo mestruale (in ogni capitolo della seconda parte vi suggerirò in che modo farlo)…
Il viaggio iniziatico della donna:
un percorso in 13 tappe alla ricerca del potere e della saggezza femminili
Questo lavoro, incentrato su quel processo unicamente femminile che è il ciclo mestruale, è una guida spirituale intelligente e creativa che offre principi fondamentali ed esercizi pratici con modalità femminili pensati per le donne. Un programma di auto-aiuto che vi accompagnerà nel vostro viaggio di scoperta, guarigione, amore, potere e saggezza, che vi porterà a incarnare appieno la consapevolezza della vostra ciclicità e il potere del femminile. Un viaggio in cui l’individuo ed il mondo sono profondamente intrecciati…
Perché prestare attenzione al ciclo?
Il ciclo mestruale è, per le donne, come lo yoga o il tao, una matrice per l’evoluzione psicologica e spirituale, un magnifico sistema di intelligenza che ci guida e fa maturare. Il ciclo è la palestra in cui si impara a conoscere ed amare tale intelligenza, un ritmo che si ripete e che non si può controllare. E’ proprio il ciclo mestruale che crea la tensione necessaria perché possiate incarnare completamente forza. Il ciclo è un modello organico di misurazione del tempo che non può essere controllato dal ritmo imposto dall’esterno. Rappresenta per la donna guida di riferimento attraverso la quale viene iniziata a stati di coscienza più profondi che la spiegano a coltivare la propria autorità e saggezza. Mese dopo mese nel periodo mestruale il corpo vi accompagna in qualcosa di sempre più grande e potente finché, nella menopausa, avrete un’idea della natura di questa trasformazione e sarete in grado di raccogliere i frutti delle sue sfide della ricchezza che vi dona. I talenti del ciclo sono innati; tuttavia, per imparare ad attingere pienamente a ciò che avete a disposizione, è necessario prestare molta attenzione al processo ed essere disposte a seguirlo…
… Che cosa troverete
Questa parte del libro, suddivisa in tredici capitoli distinti da svolgere nell’arco di tredici cicli mestruali, vi darà il tempo di addentrarvi in profondità nella vostra natura ciclica. Ogni capitolo è un’esperienza completa di apprendimento, scoperta e iniziazione.
Primo mese: Conoscere il ciclo
Secondo mese: Tracciare le quattro fasi del ciclo
Terzo mese: Introspezione, depressione e la fase premestruale
Quarto mese: Premestruo e potere
Quinto mese: Il critico interiore e la forza dell’amore
Sesto mese:Voglia di provocare
Settimo mese:La forza della vulnerabilità
Ottavo mese: Il limbo e la creatività
Nono mese: Intuizione, ispirazione e nuove soluzioni
Decimo mese: Intimità e relazioni
Undicesimo mese: Iniziazione, estasi e sciamanesimo
Dodicesimo mese: Tempo, tempismo e tempestività
Tredicesimo mese: Incarnare la saggezza
Questo percorso è perfetto per coloro che sono negli anni delle mestruazioni e sono interessate a scoprire quanto il ciclo può essere di sostegno nelle questioni legate al potere, alla leadership, alla creatività, alla spiritualità, al benessere, alla psicoterapia, al cambiamento, all’attivismo, allo sciamanesimo e all’anima.
Anche le più impegnate, ce la possono fare; è vero che ci vuole un po’ di lavoro nella gestione del tempo, ma l’unico vero impegno richiesto è la disponibilità ad esplorare nuovi modi di pensare e a mettere in discussione vecchie abitudini. Non è una formula magica, ma basta poco per intravedere la luce alla fine del tunnel. Si farà proprio un nuovo tipo di energia, un modo di pensare ed agire che non si basa sull’uso della forza né costringe all’azione, ma piuttosto si lascia andare per permettere all’immensa forza che emerge dal profondo di guidare e motivare la vita e apportare una grazia infinita…
Quando il ciclo è irregolare
Vi consiglio di seguire il vostro ritmo personale, per quanto vi possa sembrare strano o sbagliato. Se la pausa tra un ciclo e l’altro è molto lunga, forse ci impiegherete più tempo a finire il percorso . Potete portarvi avanti con la lettura e trovare delle combinazioni che siano adatte a voi…
Se prendete la pillola
L’assunzione della pillola anticoncezionale può rappresentare una difficoltà perché in realtà il ciclo è interrotto e il sanguinamento mensile non è una vera e propria mestruazione. Alcune donne sentono ugualmente i cambiamenti d’umore che caratterizzano la fase premestruale; posso solo dire che forse non si riesce a far tacere lo spirito del ciclo che continua a parlarci in ogni caso. La pillola provoca anche un appiattimento generale dei sentimenti e per godere appieno dei benefici del percorso proposto in questo libro l’ideale sarebbe interromperla. Se la usate per scopi contraccettivi provate a informarvi su qualche altra possibilità, se è per scopi medici rivolgetevi a qualche terapia alternativa…
tratto dal libro “Mestruazioni” di Alexandra Pope”
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I suggerimenti e le informazioni che troverete in questi testi vanno intesi come linee guida e non sostituiscono la consulenza di uno specialista. Qualsiasi condizione patologica va affrontata con l’aiuto e sotto la supervisione di una figura medica, preferibilmente esperta di alimentazione e metodi di cura alternativi e naturali.
L’autrice e l’editore non si assumono alcuna responsabilità per le conseguenze che il lettore potrebbe riportare qualora non ricorresse ad una consulenza medica qualificata.