Vi riportiamo una notizia che purtroppo in Italia non è stata molto divulgata, al contrario degli altri paesi, e che ci troviamo in dovere di trattare, trovando vergognoso il silenzio mediatico che è stato creato a riguardo.
La pillola anticoncezionale “Yasmin” si trova sotto accusa e viene ridotta la sua distribuzione in molti paesi europei e non. Dall’anno 2000 ad oggi sono sette i casi di decesso documentati nella sola Germania, che vengono messi in relazione all’assunzione di questa pillola. L’Istituto Ministeriale per i Farmaci tedesco (BfArM), conferma i decessi. Si tratta di “casi a rischio” dei cosiddetti “effetti collaterali” dei farmaci. Ma nel caso singolo non è dimostrata con certezza una correlazione tra i decessi e l’assunzione del farmaco.
In Svizzera è iniziata la raccolta di dati e studi sui rischi dei diversi contraccettivi per un nuovo controllo. Nella rivista “10vor10” si parla della sedicenne Celine, rimasta invalida dopo un’embolia polmonare causata dalla pillola “Yasmin”.
Il produttore, la ditta Bayer Healthcare, assicura che l’assunzione di “Yasmin” non comporta rischi maggiori (come trombosi ecc.) a quelli riscontrati negli altri anticoncezionali ormonali. Il servizio informativo Arzneitelegram è invece molto più critico a riguardo, asserendo che la pillola “Yasmin” aumenti del 80% il rischio di trombosi e che gli studi presentati dai produttori vengono considerati dubbiosi in quanto non vengono fornite indicazioni certe sul reale rischio di trombosi. Già dal 2007, infatti, l’Arzneitelegramm sconsiglia l’assunzione di questo anticoncezionale.
Il ginecologo Manfred Steiner afferma che il rischio di trombosi aumenta con l’assunzione di qualsiasi anticoncezionale ormonale e che sono tanti i fattori (fumo, mutazioni genetiche ecc.) che possono aumentare questo rischio.
Tutti questi fattori dovrebbero essere chiariti prima di poter asserire che non esiste nessuna correlazione tra la pillola “Yasmin” e i gravi effetti collaterali a cui vanno incontro sempre più donne tenute all’oscuro dei reali rischi che la sua assunzione comporta.