La Pillola festeggia 50 anni!

Il 9 Maggio si festeggiano i 50 anni di uso della pilla anticoncezionale. Tutti i giornali nazionali hanno proposto articoli dai titoli pieni di positività: “La Pillola delle libertà”, “La rivoluzione rosa”, dove la pillola sembra rappresenti una boccata d’aria aspirata a pieni polmoni da quelle povere donne che, fino ad allora erano costrette a vivere la sessualità come una palla al piede, sottomesse al volere dell’uomo e usate solo come “mezzo procreativo”. La pillola ha permesso loro di emanciparsi, di decidere se avere figli o meno, di riprendere in mano la loro vita e riappropriarsi della loro femminilità e sessualità.
Ma, oggigiorno, le cose stanno ancora così? Le donne sono davvero libere grazie alla pillola?
Ripercorriamo un pochino la strada dall’introduzione dei primi contraccettivi ormonali ad oggi.

La prima pillola da 500 a 1000 volte più potente del progesterone naturale

Un ammonimento profetico circa la pillola era stato lanciato nel 1961 da Sir Charles Dodd, Presidente del Royal College of Physicians: “Le donne che fanno un uso continuato della pillola anticoncezionale hanno un quadro ormonale del tutto diverso, a causa dell’inibizione della pituitaria. Non si può fare a meno di domandarsi che cosa succederà se questo stato di cose avrà la possibilità di perpetuarsi.
Sir Charles doveva saperlo, dato che insieme ai suoi colleghi aveva scoperto nel 1938 il primo composto di estrogeni non steroidei, chiamato dietistilboestrolo (DES). Malgrado fosse un composto sintetico, si fissava ai ricettori di estrogeno in modo cosi perfetto che la cellula veniva raggirata, ritenendo che fossero gli estrogeni del corpo a stimolare l’attività. A quel tempo, Sir Charles diede severi ammonimenti circa il potere dello stilboestrolo e suggerì di usarlo prudentemente, predicendo che negli anni a venire ci sarebbero state conseguenze gravi. E così ebbe inizio l’era degli ormoni sintetici.
Il progesterone sintetico, noto come progestina, fu per la prima volta prodotto da Allen e Ehrenstein nel 1944 usando un metodo lungo e complicato. Negli anni ’50 la ditta tedesca Schering e l’americana Syntex furono le prime società a produrre commercialmente questi ormoni attivi oralmente. Quando vengono assunti per via orale, questi farmaci a base di ormoni steroidei sono dalle 500 alle 1.000 volte più potenti del progesterone naturale prodotto dall’organismo.

Nonostante test negativi sugli animali, si inizia a distribuire la pillola alla donna

Quando i nuovi preparati a base di ormoni vennero dati agli animali, questi reagirono in maniere molto diverse. Ci furono cambiamenti metabolici nei carboidrati nei grassi e nelle proteine, nonché alterazioni nell’equilibrio sale acqua, dimostrando il sovrapporsi all’azione degli ormoni steroidei della ghiandola surrenale. Gli animali ai quali fu data questa progestina in gravidanza ebbero talvolta dei discendenti con delle anormalità. Quando esistono delle carenze nutrizionali, è più probabile che gli ormoni portino ad anormalità congenite o al cancro. Anche quando gli animali di laboratorio seguivano una dieta con l’aggiunta di sostanze nutritive essenziali, gli ormoni provocavano ancora notevoli carenze.
Nonostante gli studi sugli animali, fu presa la decisione di andare avanti con le prove cliniche della Pillola. Dato che a quel tempo si riteneva comunemente che gli estrogeni potessero causare il cancro al seno, i primi test della Pillola originale in America usarono la progestina. Tuttavia, usando pillole di sola progestina, le donne lamentarono eccessive perdite di sangue. Si capì quindi che per imitare il normale periodo mensile regolare doveva essere aggiunto un estrogeno.

Viene bloccata la distribuzione della “pillola maschile”, ma non quella “femminile”

Il Dr. John Rock e il Dr. Gregory Pincus provarono la prima “Pillola Pincus”, negli anni ’50 su un gruppo di volontari di Harvard e su alcuni pazienti cronici malati di mente. Sia gli uomini che le donne assunsero un’alta dose di Envoid (10 mg), che era più che sufficiente a bloccare l’ovulazione delle donne e la produzione di sperma degli uomini. Uno degli uomini manifestò testicoli raggrinziti, per cui tutti gli altri test sulla “pillola maschile” vennero abbandonati senza complimenti. I ricercatori decisero unanimemente che qualsiasi “pillola maschile” avrebbe dovuto essere realmente sicura prima che gli esperimenti potessero continuare, ma nessun avvertimento di questo genere fu mai espresso per salvaguardare la salute delle donne.

Inizia il più grande esperimento sulla popolazione femminile inconsapevole

Tuttavia, il palcoscenico era pronto per imbarcarsi nel più grande esperimento mai condotto su una popolazione femminile inconsapevole, un esperimento che continua ancora oggi. L’uso congiunto di estrogeno sintetico e progestinici fu introdotto in massa prima come anticoncezionale orale per le donne fertili, e in seguito si infiltrò nella vita di donne in menopausa e in post-menopausa. Per alcune donne, gli anni dall’età fertile fino a quelli post-menopausa sono stati completamente governati da questi ormoni sintetici.
Sir Charles si era avventurato nel mondo degli ormoni con molta prudenza, avvertendo che “Dovremmo sempre sentirci mortificati quando pensiamo a ciò che non sappiamo del ciclo riproduttivo femminile. Ancora non capiamo nulla del meccanismo che fa maturare e ovulare ogni mese uno dei follicoli di Graaf in una delle ovaie di una donna normale. E’ un problema sconcertante. Fino a che non conosceremo il meccanismo che sceglie uno dei follicoli di Graaf, in mezzo a forse centinaia di migliaia di essi, per maturare ogni mese, dovremo ancora procedere con precauzione in qualsiasi trattamento ormonale a lungo termine sulla femmina umana. Sfortunatamente, la salute di milioni di donne sarebbe stata sacrificata nei decenni seguenti, mentre la corsa al profitto riduceva al silenzio le preoccupazioni di Sir Charles.  ( Per saperne di più…)

Le donne di oggi continuano a essere preda di vasti interessi economici e politici, con gravi conseguenze per la loro salute, la loro indipendenza economica e il loro potere personale.
Sandra Coney ha fatto un’acuta osservazione nel suo libro, The Menopause Industry, là dove dice: “La donna di mezza età è inconsapevole dell’ideologia profondamente sessista che è alla base delle scelte che ha di fronte a sé. Potrebbe ingenuamente pensare che queste le vengano offerte semplicemente per il suo bene. Non è consapevole degli altri che traggono vantaggio in un modo o nell’altro dalle sue decisioni. Non si rende conto, inoltre, che le scelte stesse potrebbero non essere completamente verificate, che la letteratura medica non è unanime nei loro confronti e che le opinioni dei medici sono discordanti. Quello che le viene detto, poco o molto che sia, viene mediato dal suo dottore: il risultato finale è una donna che non è in grado di decidere da sola”.
Lo stesso discorso si può fare nel caso di ragazze giovani, particolarmente vulnerabili.

Nel 1989 venne pubblicato in Germania uno studio di Pieper e Matthias intitolato “Contraccettivi orali: effetti collaterali nel campo della medicina interna”. Lo studio include 648 casi clinici con un totale di 25 decessi. Con una tale percentuale, qualunque altro medicinale sarebbe stato tolto da tempo dal mercato. Questa tolleranza verso la pillola è sorprendente, soprattutto se si pensa che essa non viene utilizzata come farmaco, ma a scopo contraccettivo, venendo quindi somministrata a donne sane. Ma lo studio non venne preso in considerazione.

Nell’ultimo periodo è stata molto decantata la Pillola Klaira, definita assolutamente naturale, se non addirittura “biologica”, in quanto non contiene ormoni sintetici. Ma se è così naturale e i suoi effetti sono così benefici, perché presenta le medesime controindicazioni e i medesimi possibili effetti collaterali?
http://www.inerboristeria.com/klaira-effetti-controindicazioni.html

Se è questo il prezzo che molte donne hanno pagato e stanno pagando per la loro libertà, forse questa libertà non si può definire così reale. Come spesso accade oggigiorno, viene spacciata per libertà la disinformazione, manipolazione, e lo sfruttamento dei più inconsapevoli. E, come ormai da tempi immemorabili, sono le donne a rimetterci. Se l’informazione  fosse trasparente, avremmo  la capacità di decidere criticamente che scelte compiere. Ma non è così. Allora sta a noi mobilitarci e informarci per riprendere in mano le redini della nostra vita

Fonti: – Nexus 14 – 1997
– Sherrill Sellman – “La verità sugli ormoni”, 2000, Gruppo Editoriale Futura    http://whatwomenmustknow.com/
– Dr.med. Gabriele Marx, “Ist die Pille gesundheitsschädlich?“
–  http://www.spiegel.de/gesundheit/sex/thrombose-und-blutgerinnsel-wie-gefaehrlich-sind-anti-baby-pillen-a-875630.html

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