Il triangolo no, non l’avevo considerato! La sessualità in gravidanza

La gravidanza è un momento certamente unico nella vita della coppia: all’interno del corpo di uno dei due partner c’è qualcun altro…

Sgombriamo il campo dagli innumerevoli falsi miti sulla sessualità in gravidanza!
A meno che non vi sia un divieto medico ai rapporti, l’incontro tra i partner non arreca nessun danno al/la bambino/a, anzi, il sesso durante la gravidanza può portare a diversi benefici: si liberano endorfine e ossitocina, ormoni benefici per il nascituro e che rinsaldano il legame tra i partner.

Ma allora perché è comunque così diverso e per certi versi difficile fare l’amore quando si è in attesa?
Lo dicono le statistiche: le coppie che per scelta si astengono dai rapporti nel primo trimestre è il 20%, percentuale che sale all’80% nel terzo trimestre.

La presenza del feto dentro il corpo materno ha certamente il suo peso e, se nell’ultimo trimestre questo è vero anche in senso letterale, senza dubbio fin dal primo giorno della gravidanza, a livello psicologico, l’incontro intimo è differente a motivo del fatto che la donna, fatta per accogliere, è già “piena”.

Anche l’assetto ormonale della futura mamma – con il progesterone che regna indisturbato e che invita al riposo, alla calma, all’introversione, come anche alla stanchezza e alla nausea (!) – è un invito a sintonizzarsi su altre lunghezze d’onda rispetto all’erotismo, almeno come siamo abituati a considerarlo.
È importante avere coscienza che il corpo femminile in gravidanza è regolato in modo alquanto diverso rispetto a quando non si “aspetta”, ma questa è semplicemente un’altra forma di salute, di normalità, di eroticità!

E diverso non significa per forza peggiore.
Preso atto che si è in una fase di vita comunque alquanto breve (9 mesi nell’arco di una vita sono un soffio!), nonostante la sua densità sembri dilatarla all’infinito,  possiamo cogliere l’occasione di porci con più forza le domande che dovremmo sempre farci: cosa mi fa stare bene in questo momento come donna? E come coppia?

Ascoltiamo i nostri corpi che tanta saggezza hanno in sé, accogliamo il corpo dell’altro nelle sue necessità, che in questo momento si polarizzano come non mai: grande palestra di accoglienza e pazienza, allenamento quanto mai utile in vista dell’esogestazione (l’accudimento del nuovo nato).

L’eros si basa proprio su questi elementi: ascolto del corpo, di cosa ci dà piacere, di cosa fa stare bene il partner e si nutre di ritmi lenti.

Perciò, non rinunciamo a vivere l’intimità di coppia solo perché non è più come prima.
Largo alla fantasia, rispettando la ciclicità della donna, non solo durante il corto ciclo lunare che oscilla tra ovoluzione e mestruazione, ma ancora di più nella gravidanza che è parte del macro-ciclo concepimento – gestazione- parto – esogestazione.

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