Il prezioso valore della Placenta e il Lotus Birth


La Placenta, radice delle nostre origini, è un organo miracoloso che è parte della nostra vita e la protegge. E’ il tramite che ci unisce a nostra madre e funziona come pannello di controllo della nave-utero che ci accoglie fino al momento della nascita.


E’ stata concepita al momento della nostra genesi. La nostra Placenta è geneticamente identica a noi. Sebbene abbiamo in comune con i nostri genitori parte del patrimonio genetico, a meno che non abbiamo un gemello monozigote, nessuno, tranne la nostra Placenta, è mai stato così perfettamente identico a noi.


Nel corso di tutta la storia, i miti della creazione raccontano di come la Madre Terra dia alla luce il mondo: il suo liquido amniotico dà vita agli oceani, la Placenta diventa l’Albero della Vita. Questo dimostra quanto sia essenziale la Placenta per la nostra sopravvivenza e quanto sia radicata nella nostra psiche.


Qual’é il ruolo biologico della Placenta?

Sia la Placenta, sia l’embrione provengono dall’unione dell’ovulo con lo spermatozoo e la loro origine comune li rende geneticamente identici.

Dopo il costituirsi della Placenta, essa si sviluppa addentrandosi nel tessuto uterino materno. La circolazione sanguigna della Placenta e quella della madre cominciano a entrare in un rapporto di scambio, sebbene il sangue della madre non si mescoli e non entri nella Placenta. Dal terzo mese di gravidanza il feto e la madre mantengono due sistemi circolatori completamente separati. Questo è uno dei miracoli della Placenta: presiede al nutrimento fetale garantendo, nel frattempo, l’integrità e l’autonomia dei rispettivi sistemi di scambio. Per esempio, i nutrienti, tra cui l’ossigeno, si diffondono nel sangue fetale attraverso quello materno, consentendo la tolleranza immunitaria nonostante l’eventuale differenza di gruppi sanguigni tra madre e feto.
Anche nel caso di carenze nutrizionali della madre, la Placenta difende sempre lo sviluppo fetale.


La tragica medicalizzazione della nascita

Eppure, nella cultura moderna, non pensiamo al cordone ombelicale e alla Placenta. La maggior parte degli ospedali occidentali si libera delle placente gettandole via, come fossero alla stregua di qualsiasi altro rifiuto medico-sanitario.

Com’è potuto accadere che la Placenta, elemento centrale della nostra sopravvivenza e del nostro futuro benessere, abbia perduto il suo significato e sia oggi considerata spazzatura? Tutto ciò ha origine da una disgraziata rivoluzione del xx secolo, guidata dall’impulso dell’intera società a dominare la Natura, quella che Michel Odent (specialista in ostetricia, che ha reso popolare il parto in acqua) chiama “industrializzazione della nascita”.
Il processo  naturale di mettere al mondo una nuova vita si è trasformato in un evento medico: la futura madre viene ospedalizzata e riempita di farmaci e il bambino estratto dal suo corpo piuttosto che partorito in modo attivo. Per i neonati, la transizione verso la vita sulla Terra si è trasformata in una rigida successione di protocolli, tra cui l’episiotomia. Il bambino, spesso non reattivo a causa delle sostanze farmacologiche somministrate alla madre durante il travaglio, viene maneggiato bruscamente, addirittura tenuto a testa in giù e sculacciato per stimolarne la respirazione. Il cordone ombelicale viene immediatamente clampato e tagliato, senza alcuna considerazione per il trauma a lungo termine causato da una repentina e violenta separazione del bambino dalla madre e dalla Placenta. La madre viene portata in una stanza a riposare, mentre il bambino, generato proprio sotto al suo cuore per nove mesi, è isolato in una culla e, nel peggiore dei casi, nutrito con il biberon. La Placenta, eroina della gestazione, gettata nella spazzatura per essere pronta all’inceneritore.
Quel miracolo, che un tempo apparteneva alle famiglie, è diventato proprietà del sistema medico sanitario. La scienza medica, che se applicata in maniera saggia, può salvare la vita, nel campo della nascita ha smarrito la sua strada
.


Il Lotus Birth: un lento e rispettoso passaggio verso il mondo

La nascita Lotus è la pratica di lasciare intatto il cordone ombelicale, di modo che il bambino rimanga attaccato alla Placenta fino a che il cordone si stacca naturalmente dall’ombelico, dai 3 ai 10 giorni dopo la nascita. Questo contatto prolungato può essere visto come un periodo di transizione, che permette al bambino di lasciar andare gradualmente il legame verso il corpo della madre.

La nascita Lotus è la meravigliosa e logica conseguenza di una nascita naturale e ci invita a riappropriarci della cosiddetta terza fase del parto e onorare la Placenta, prima fonte di nutrimento del nostro bambino.

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