Fiera di essere Donna!

Come ogni anno l’8 marzo si festeggia la Festa della Donna. In questo giorno vengono ricordati i diritti delle Donne,  celebrata la femminilità e riportate alla memoria figure di donne che si sono distinte per i sacrifici che hanno compiuto. 
 
Quello di cui, però, raramente si parla (e non basta un solo giorno per farlo) è ciò a cui sono state sottoposte le donne per secoli: abusi e soprusi di ogni genere, molti dei quali continuano ancora oggi e molti taciuti o dimenticati come la “caccia alle streghe“.

Vale la pena rammentare che le cacce alle streghe erano campagne ben organizzate, finanziate ed eseguite dalla Chiesa e dallo Stato. Qualsiasi donna, soprattutto se nubile, dotata di un’abilità insolita o caratterizzata da un tratto particolare (ad esempio i capelli rossi) rischiava l’accusa di stregoneria

Se “confessava”, per porre fine alle torture subite, era dichiarata colpevole di stregoneria e condannata a morte; se “non confessava” era considerata eretica, e messa a morte, comunque… spesso arsa sul rogo…
Si dice che questo fenomeno, durato per ben cinque secoli, abbia provocato milioni di vittime – donne – innocenti. 


Donna: da Dea a Strega

In un passato lontano, esistettero però delle società matriarcali, incentrate sulla procreazione e la conservazione della specie.
La Donna, per la sua capacità di donare la vita, e per il suo enorme potere concretizzato nel collegamento con i cicli naturali (come ad es. quello lunare) era vista alla pari di una Dea e, per questo motivo, ritroviamo gli aspetti dell’archetipo femminile nelle varie divinità femminili delle società politeiste.

In queste società l
e donne si occupavano della salute (gli uomini imparavano da loro) e trasmettevano le tradizioni; le più anziane arbitravano con saggezza le contese. Avevano un potere e una forza naturali, incarnavano la sovranità del principio femminile con i suoi valori di conservazione, protezione, aiuto reciproco, condivisione, trasmettevano forza alla popolazione…
 
Un simile potere, affascinava e, al tempo stesso, spaventava chi non riusciva a comprenderlo. L’uomo è sempre stato relativamente escluso dal miracolo della vita, se non per pochi attimi durante il concepimento e, per lui sono fatti non del tutto comprensibili.E sono l‘esclusione, il fascino e la paura ad aver creato un bisogno di rivincita, di dimostrazione del proprio potere, culminati con l’istituirsi di società patriarcali, incentrate su religioni monoteiste dove un Dio maschile detiene il potere assoluto.E’ così che, il miracolo della vita passa, paradossalmente, da un principio femminile a uno maschile.
Ed è la situazione che, almeno in parte, viviamo ancora oggi.

Pensiamo che sia ora di cambiare
e che le fautrici del cambiamento – come ormai si sta leggendo sempre più spesso – siano proprie le donne.

 

Un gesto di solidarietà in nome del femminile

Quest’anno, per la Festa della Donna, non ti limitare a uscire in un locale con le amiche. Ricorda l’importanza che hai come Donna. 
Sciogli le catene del condizionamento mentale e culturale che ti è stato inculcato sin da bambina.

Essere donna significa semplicemente essere diversa dall’uomo

Il tuo ciclo mestruale, che ti caratterizza in quanto donna, è’ quello che fa sì che tu ti possa ricordarti della ciclicità della tua natura, che ti fa capire il grande potenziale che risiede in te

L’apparente maggiore sensibilità o fragilità non è una debolezza, ma un’inestimabile ricchezza, ed è da questa sensibilità che scaturisce la forza creativa di una donna, la sua ricerca della positività in ogni cosa e il perpetrare dell’impulso di vita! 
E’ per questo che il mondo ha bisogno di te, sei tu che tieni le redini della vita e solo tu riesci ad assumerti una simile responsabilità a testa alta!

Perciò pretendi il rispetto che ti meriti, da te stessa in primis ma anche dagli altri (che siano gli amici, il tuo compagno, il tuo capo, il tuo medico, la società, tua madre o tuo padre)!

Non sentirti inadeguata quando vorranno sminuire la tua natura femminile, siine fiera
I disturbi del ciclo mestruale sono una conseguenza della profonda crisi esistenziale del femminile, del senso di colpa e di inadeguatezza che è stato imposto alla donna da secoli.

Ma il cambiamento deve partire da te! Liberati da tutto ciò e riscopri quanto è bella la tua vera natura! Celebra la tua femminilità. Lavora su te stessa. Scorgi i conflitti che bloccano il tuo potere e ti fanno stare male, anche fisicamente.
Un primo passo è quello di capire come funziona il tuo corpo

Quest’anno per l’8 marzo, e per il resto dei giorni della tua vita, fatti un regalo speciale:

Amati e pretendi che lo facciano anche gli altri.

E infine, rivolgi il tuo pensiero alle milioni di donne innocenti che sono state brutalmente uccise da un principio patriarcale malato. Ricordale, parlane, ringraziale per non aver rinunciato alla loro natura e impegnati per non farlo nemmeno tu. Sii felice di ciò che sei: un essere magico e meraviglioso!

 
 

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