Gli esami e gli accorgimenti (realmente) utili in Gravidanza: Intervista alla Dott.ssa Marianna Andreani

Oggi comprendiamo che il flusso di ormoni che una donna dovrebbe rilasciare durante il parto è un vero e proprio cocktail di “ormoni dell’amore”.
In un ambiente industrializzato questo processo naturale non avviene: la maggior parte delle donne deve accontentarsi di sostituti farmaceutici, oppure partorisce con il taglio cesareo.
Quali possono essere, in termini di civilizzazione, gli effetti a lungo termine di una nascita altamente industrializzata?
Quale sarà il futuro di una società nata senza ormoni dell’amore?
Per rispondere a domande di questo tipo è necessario paragonare l’evoluzione degli ambienti culturali differenti in relazione al grado di industrializzazione della nascita.

Michel Odent, famoso ostetrico, noto per aver introdotto il parto in acqua e le sale parto simili a un ambiente domestico, da decenni influenza la storia della nascita e delle ricerche sulla salute, studiando gli aspetti relativi alla salute del bambino dalla gestazione al primo anno di vita.
L’Agricoltore e il Ginecologo sembra quasi il titolo di una fiaba moderna: nel corso di uno scambio di idee, l’agricoltore e il ginecologo comprendono di aver entrambi manipolato le leggi della Natura e analizzano le incredibili similitudini che intercorrono fra l’industrializzazione dell’agricoltura e quella del parto, entrambe sviluppatesi nel corso dell’ultimo secolo.
In entrambi i campi, ogni singola innovazione è stata presentata come la soluzione a lungo attesa di un dannoso problema.
Scopri di più – (Link)

Su questa tematica importante, abbiamo chiesto alla Dott.ssa Marianna Andreani, Ginecologa e Direttore Sanitario di PerLa Donna, di raccontarci la sua esperienza

Al fine di far sentire serena e sufficientemente assistita la Donna che rimane incinta, evitando che percepisca questo suo stato dell’essere come malattia e mantenendo il più possibile la naturalezza e la normalità di questo periodo importante, quali sono i controlli e gli esami utili che solitamente prescrivi in gravidanza?

Innanzitutto la gravidanza non è una malattia ma, nella maggior parte dei casi, un evento fisiologico nella vita di una donna.

C’è sempre molta apprensione nelle donne, nelle coppie al primo incontro in gravidanza. Sempre più spesso la prima visita viene richiesta immediatamente dopo il test di gravidanza positivo.
Io, dove posso, consiglio invece di aspettare, in assenza di disturbi o patologie preesistenti, almeno la settima settimana a partire dalla data dell’ultima mestruazione. Questo perché, in questa epoca, dovremmo già poter visualizzare la gravidanza nell’utero,  il battito dell’embrione e fare una corretta datazione (ove la donna non sia a conoscenza della data dell’ovulazione).

Durante la prima visita solitamente raccomando sempre un corretto stile di vita, l’importanza di una sana e corretta alimentazione e dell’attività fisica.

Pongo anche a tema la diagnosi prenatale. Dico sempre che la diagnosi prenatale è innanzitutto una scelta libera e consapevole che deve prendere la famiglia. Non c’è nessun test che debba essere effettuato per forza e non c’è nessun esame, nemmeno il più tecnologicamente avanzato, che può darci il ‘timbro’ di ‘bambino sano’.
Le visite in gravidanza dovrebbero avere una cadenza circa mensile o poco più.
In Italia spesso le donne preferiscono essere viste da un ginecologo ma, per una gravidanza fisiologica, può essere una scelta giusta e ragionevole affidarsi alle cure di un’ostetrica.
Numerosi studi infatti, dicono che le donne che avviano un rapporto di conoscenza e di cura durante la gravidanza, hanno spesso un miglior vissuto del parto e del post partum.

Fondamentale, soprattutto per le donne al primo figlio (ma non lo escluderei, seppur magari con altri tipi di esigenze, anche per le pluripare) il corso di accompagnamento alla nascita.
Questo è un momento in cui la coppia (meglio se il corso è pensato per la coppia e non solo per la donna!) può prendere maggior consapevolezza del passaggio dalla diade madre-padre alla triade madre-padre-figlio.
Importantissimo è il lavoro corporeo che in questi corsi è insegnato dalle ostetriche, e perché no, dagli osteopati.
Noi crediamo anche molto nell’esperienza del ‘portare’, infatti un incontro del corso è sempre tenuto da una consulente del baby wearing.

Rispetto agli esami che prescrivo periodicamente nel corso della gravidanza, mi attengo alle indicazioni delle linee guida.
Per esempio, se la donna ha meno di 35 anni, è normopeso, la biometria fetale è regolare, non ha avuto altri figli con un peso alla nascita maggiore di 4 Kg, non ha familiarità per diabete, allora è inutile effettuare la curva glicemica.

Rispetto ai controlli ecografici, quelli indicati in gravidanza sarebbero 3, uno per ciascun trimestre.
E’ inevitabile, però, soprattutto se la donna viene seguita da un ginecologo, che venga usata l’ecografia office anche solo per mostrare il profilo alla mamma o fare una stima ecografica del peso previsto. Tale usanza, però, non è supportata dalle linee guida, sempre in assenza di fattori di rischio.


Nell’ultimo trimestre ultimamente viene data la possibilità alle donne di eseguire la cosiddetta ‘presa in carico’ da parte della struttura ospedaliera che la donna ha scelto per l’espletamento del parto: un momento in cui avviene un primo contatto col personale sanitario dedicato e si apre la cartella clinica.


La dottoressa Marianna Andreani si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 2005 a Monza, nel 2011 ha terminato la specializzazione in Ostetricia e Ginecologia, si interessa anche di medicina integrata, fitoterapia, omotossicologia e agopuntura. Dal 2014 è anche Direttore Sanitario del Centro PerlaDonna di Brugherio e Lissone (Monza e Brianza). 
www.marianna-andreani.it – www.perla-donna.it

PerlaDonna è un poliambulatorio con doppia sede nel territorio brianzolo, a Brugherio e a Lissone (MB).
Il team che vi lavora ha come mission quella di considerare e trattare l’essere umano nel suo insieme, come persona.
Non solo corpo, ma anche spirito e mente.
L’equipe di professionisti che vi lavora ha a cuore il completo benessere psicofisico dei pazienti e per promuovere questo usano il più possibile una medicina non aggressiva ma naturale, complementare e integrata.

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