Disturbi del ciclo mestruale come conseguenza di un’alimentazione sbilanciata?

Ciclo irregolare, mestruazioni dolorose, sindrome premestruale…sono solamente alcuni dei disturbi del ciclo femminile che potrebbero dipendere da un’alimentazione scorretta e nutrizionalmente sbilanciata.

Obesità e magrezza eccessiva sono gli estremi di questo squilibrio, che potrebbe colpire anche donne apparentemente senza problemi di peso.

L’obesità sta aumentando rapidamente in tutto il mondo e colpisce più di un milione di persone. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera anormale un Indice di Massa Corporea (BMI) superiore a  25.0 kg/m2  e considera obeso chi ha un BMI superiore a 30.0 kg/m2. Sempre più donne in età riproduttiva stanno diventando sovrappeso o obese.

 Le attuali linee guida sulla fertilità raccomandano, ad esempio,  di informare tutte le donne obese, a prescindere dalle caratteristiche dei loro cicli, della possibile difficoltà di concepimento. Queste raccomandazioni sono basate su tre studi: due dei quali hanno analizzato la relazione tra il BMI e i tempi di concepimento in donne gravide o che avevano partorito, mentre il terzo studio ha analizzato la distribuzione del grasso corporeo e le probabilità di concepimento in un programma di inseminazione artificiale. Tutti gli studi riportano un effetto negativo dell’obesità sulle probabilità di concepimento in donne potenzialmente fertili.

Il motivo è che, con un regime alimentare scorretto e il conseguente aumento di peso, il corpo produce più insulina. Si hanno così almeno due conseguenze negative:
– l’ovaio produce più ormoni maschili, diminuendo, di conseguenza, la produzione di estrogeni, sfavorendo così l’ovulazione,
– si modifica la qualità dell’ovulo, per cui aumenta la probabilità di aborti spontanei.

La Natura sfavorisce le troppo magre

Ma, la ridotta fertilità e i problemi del ciclo mestruale non sono esclusivamente un problema delle donne obese; anche l’eccessiva magrezza sfavorisce, in misura ancor maggiore, l’ovulazione e il concepimento.

Anche in questo caso avviene una minore produzione di estrogeni ma, la causa principale, potrebbe riguardare la selezione naturale.  Anche in caso di ovulazione e concepimento, l’embrione fatica a impiantarsi nell’utero a causa della malnutrizione

“Evolutivamente parlando, si presume, infatti, che, le persone troppo magre, e, di conseguenza, malnutrite, abbiano difficoltà a trovare il cibo, o che non sia un buon momento per il concepimento, o che l’utero non sia in buono stato” spiega il Dr. Sherbahn, coordinatore del centro per la fertilità di Chicago, aggiungendo “le donne, probabilmente, non si rendono conto di quanto l’eccessiva magrezza possa essere dannosa per la fertilità e per la regolarità dell’ovulazione e, di conseguenza, dell’intero ciclo mestruale“.

Le donne che presentano irregolarità e problemi al ciclo mestruale o cercano una gravidanza dovrebbero, quindi, cercare di raggiungere, il più possibile, il loro peso ideale, con l’aiuto dell’attività fisica, dell’alimentazione e una dieta adeguata che aiuti a bilanciare l’asse insulina-glucagone e a potenziare la fertilità.

Le utilizzattrici degli apparecchi Babycomp hanno la possibilità di inserire negli apparecchi il loro BMI, che viene calcolato automaticamente in base all’altezza e al peso inseriti. Ciò consente un’analisi globale dello stato della fertilità della donna da parte dell’apparecchio.

Fonti:
http://humrep.oxfordjournals.org/content/23/2/324.full
http://blog.mammenellarete.it/
http://www.dailymail.co.uk/health/article-2051512/Being-skinny-damages-fertility-obesity.html

Tieni sotto controllo la tua fertilità!

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