Lo sapevi che la maggior parte della popolazione si sta alimentando con un prodotto che è la causa dei più grandi disastri ecologici del mondo e il responsabile del grande genocidio dei primati nella storia?
L’alimentazione che rovina il pianeta
Borneo e Sumatra sono due delle regioni più ricche di biodiversità del mondo, sono estremamente ricche di vita, contengono circa 20.000 specie tra piante da fiori, 3.000 specie di alberi , 300.000 specie animali e altre migliaia di esseri scoperti ogni anno, ma hanno la più lunga lista di questa specie in via di estinzione. Questo elenco comprende il magnifico Orangutan.
Infatti, nonostante questo incredibile dono di biodiversità e delicato intreccio di specie, un’area dalle dimensioni di 300 campi da calcio di foresta pluviale viene cancellata ora dopo ora nelle magnifiche Indonesia e Malesia per far posto alla produzione di un olio vegetale… 6 campi di calcio distrutti ogni minuto!
Il prodotto alimentare in questione è l’ olio di palma, etichettato spesso semplicmente come “olio vegetale” che, se non seguita da una ulteriore specificazione posta tra parentesi e riguardante il tipo di olio utilizzato, potrebbe nascondere proprio quest’olio. Si trova in centinaia di prodotti di uso quotidiano, dai cibi salati alla pasticceria da forno, ai cosmetici e detergenti … molti dei quali fanno parte della nostra spesa settimanale!
A causa della massiccia richiesta internazionale di olio di palma, per la sua versatilità, facilità di lavorazione e costo ridotto, le sue coltivazioni si stanno rapidamente sostituendo all’ habitat della foresta pluviale del Orangutan. Questa specie è in grave pericolo, oltre il 90 % del loro habitat è già stato distrutto negli ultimi 20 anni. E si stima che 6 / 12 di queste creature vengono uccise ogni giorno per la produzione dell’ olio di palma.
Questi meravigliosi animali vengono uccisi nel processo di deforestazione perché considerati come parassiti dall’industria dell’olio di palma.
Spesso sono investiti dai macchinari che si usano o picchiati a morte, sepolti vivi o arsi dal fuoco… tutto in nome dell’ olio di palma! I dati del governo hanno dimostrato che oltre 50.000 Oranghi sono già morti a causa della deforestazione per la produzione dell’ olio di palma negli ultimi due decenni. Gli esperti annunciano che se questo modello di distruzione e sfruttamento continua questi acrobati intelligenti della giungla saranno estinti in brevissimo tempo, ( già dal 2015 ) .
L’olio di palma sta avendo un impatto sconvolgente sull’ ecosistema del nostro pianeta. La produzione di questo olio vegetale non è solo responsabile dell’ inquinamento dei fiumi che sta causando l’erosione del terreno, ma anche ai vari incendi causati per far posto alle palme da olio, essi provacano immense quantità di fumo tossico per il pianeta terra. Tutto questo è stato valutato come il secondo più grande produttore di gas a effetto serra nel mondo.
Alla distruzione delle foreste indonesiane è stato dedicato un film documentario “Green the Film“, della durata di quarantacinque minuti, e purtroppo privo di lieto fine, una conclusione alla quale sembrerebbe impossibile riuscire a porre rimedio, se agli interessi delle industrie che impiegano olio di palma non viene sostituita una sincera preoccupazione per le sorti del Pianeta.
Le conseguenze dell’Olio di Palma sulla nostra salute
Ciò che ci dovrebbe spingere ad evitare il consumo di prodotti contenenti olio di palma al fine di proteggere la nostra salute riguarda il suo elevato contenuto di grassi saturi, che può raggiungere anche il 50% nel caso dell’olio di palma derivato dai frutti e l’80% nell’olio di palmisto, derivato dai semi. Si tratta di oli spesso utilizzati a livello industriale per la frittura ed a livello cosmetico per la preparazione di creme, saponi e prodotti detergenti destinati alla cura della persona.
Il suo elevato contenuto di grassi saturi lo rende semi-solido a temperatura ambiente. Ciò avviene sia nel caso dell’olio di palma che dell’olio di palmisto, che viene impiegato soprattutto in pasticceria per la realizzazione di creme e farciture dolci, per le canditure e per la preparazione delle glasse. Il suo elevato contenuto di grassi saturi non è purtroppo controbilanciato da un’adeguata presenza di acidi grassi polinsaturi benefici, ritenuti in grado di tenere sotto controllo i livelli del colesterolo LDL.
Con l’acquisto di prodotti che contengono olio di palma grezzo, stiamo contribuendo alla distruzione della foresta pluviale e all’ estinzione di specie come l’Orango, causando un disastro ecologico su vasta scala. Di struggere le foreste pluviali significa dire addio a dei veri e propri paradisi di biodiversità e a dei polmoni verdi che da millenni sono correlate alla produzione dell’ossigeno necessario alla sopravvivenza di ogni forma di vita, compresa la nostra. E’ probabilmente alla luce di tali considerazioni che anche nel nostro Paese è stato dato il via d una campagna per dire “Stop all’olio di palma nel nostro cibo!“, alla quale è possibile prendere parte consultando questo link in cui firmare la petizione.
Fonti: