8 ALIMENTI DA EVITARE SE CERCHI UNA GRAVIDANZA – PARTE 2

Lo sapevi che ci sono dei cibi che remano contro la ricerca di un bambino?
Alcuni perché vanno a interferire con l’equilibrio ormonale, altri perché hanno effetto sulle contrazioni uterine, altri ancora a causa del potere intossicante di tutto l’organismo che certo non giova come terreno di partenza per la creazione di una nuova vita.

Ma vediamoli nel dettaglio.

Se ancora non l’hai fatto, leggi la parte 1!
8 Alimenti da evitare se cerchi una gravidanza – Parte 1

1. Piselli

Questa verdura dall’aria tanto innocente e così ricca di vitamine e minerali è stata di recente messa in collegamento con l’infertilità. Contengono, infatti, un contraccettivo naturale, l’m-xiloidroquinone, che interferisce sia con gli estrogeni sia con il progesterone.
Una dieta basata sull’alto consumo di piselli, freschi e secchi, sarebbe la spiegazione del basso tasso di natalità in TIbet.
Affinché i piselli manifestino appieno la loro azione contraccettiva bisognerebbe mangiarne davvero tanti! Ma per mantenersi sul sicuro, quando si sta cercando di avere un bambino, meglio prediligere il consumo di ortaggi che promuovono la fertilità, dagli spinaci alle patate dolci, passando per cavoli, carote e broccoli.

2. Rabarbaro

Uno studio cinese ha dimostrato che alti tassi di antrachinone del Rabarbaro può interferire con l’equilibrio ormonale, i livelli di testosterone e la conta spermatica.
Vedi: Research Progress of Male Reproductive Toxicity of Chinese Materia Medica, Sicong Li, Chao Li, Xiaoran Cheng, Xin Liu, and Mei Han

3. Isoflavoni della Soia e del Trifoglio rosso

Quando si ingeriscono grandi quantità di isoflavoni della soia o del trifoglio rosso questi possono entrare in competizione con l’estradiolo prodotto dall’organismo, interferendo con la sua naturale secrezione o addirittura arrivando a bloccarla.
Può causare infertilità anche negli uomini compromettendo la qualità dello sperma e causando perdita di testosterone con un brusco innalzamento di estrogeni.
Inoltre, sembra interferire anche con il funzionamento della tiroide, la quale a sua volta incide sulla fertilità.
Nei bambini maschi alimentati con latte di soia si possono riscontrare livelli di estrogeni anche 17.000 volte più alti di quelli dei bambini nutriti con latte vaccino o al seno: ogni biberon di latte di soia contiene infatti l’equivalente di fitormoni contenuti in cinque pillole contraccettive!

4. Zucchero e dolciumi

Zuccheri e prodotti a base di carboidrati raffinati privano il nostro corpo di ogni tipo di minerale utile per la fertilità e accelerano il ricambio delle cellule: assumere molti zuccheri è come lanciare un messaggio a tutte le cellule del nostro organismo (comprese ovaie e testicoli) che devono invecchiare il più in fretta possibile.
Per aiutarvi a resistere al desiderio smodato di dolci, prendete un integratore a base di L-glutammina, un aminoacido che non solo rende più forti nella lotta contro gli zuccheri, ma è un potente alleato della fertilità.

5. Acqua tonica

Il principale ingrediente dell’acqua tonica è il chinino, una sostanza di origine naturale che tuttavia ha precise correlazioni con aborto e malformazioni fetali. Meglio bere succhi di frutta e acqua naturale per non correre rischi.

6. Alcol

Abbassa il numero e la motilità degli spermatozoi e interferisce con l’elaborazione e il rilascio di testosterone. Blocca l’assorbimento di zinco, il minerale d’elezione per la fertilità che si trova in alte concentrazioni nello sperma ed è essenziale per la produzione di sperma sano.
La prova più consistente che si può ricavare dalla letteratura scientifica è che l’80% degli alcolisti cronici è sterile e che l’alcol è la più comune causa d’impotenza. Come scrisse Shakespeare “l’alcol provoca il desiderio ma impedisce di realizzarlo”.
Poiché la maturazione dello sperma richiede circa tre mesi, un uomo dovrebbe evitare di bere alcol almeno per tre mesi prima di pianificare un figlio.
Infine, l’alcol ha ben note proprietà mutagene, cioè ha la capacità di provocare mutazioni cellulari.

Altrettanto desolante è il quadro per le donne che bevono alcolici: molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che nelle forti bevitrici l’ovulazione può interrompersi e le mestruazioni scomparire.
Anche un’assunzione moderata di alcol, pari a uno o due bicchieri a settimana rischia di innalzare i livelli di prolattina che inibisce l’ovulazione. Uno studio clinico condotto su 430 donne ha dimostrato che una dose di 5 unità di alcol a settimana (pari a 5 bicchieri di vino o 5 birre piccole) potrebbe già impedire il concepimento.
Il periodo cruciale in cui l’alcol dovrebbe essere assolutamente vietato sono le prime sei settimane di gravidanza, quando il rapido processo di divisione cellulare porta alla prima formazione dell’embrione, creando un’abbozzo degli organi interni e del tubo neurale. Poiché possono trascorrere almeno due settimane dal momento del concepimento al momento in cui ci si accorge di essere incinte, l’assunzione di un eccesso di alcolici in questo periodo potrebbe avere serie conseguenze sullo sviluppo del feto.

7. Caffeina

Molte tazze di caffè al giorno possono ridurre del 50% la probabilità di rimanere incinte!
Ciò riguarda anche gli uomini in quanto la caffeina influisce negativamente sul numero, la motilità e la formazione degli spermatozoi.
La caffeina blocca l’assorbimento di alcuni minerali fondamentali ed essendo diuretica favorisce l’eliminazione di molti minerali come calcio e zinco, fondamentali per la salute di ovuli e spermatozoi.
Essendo anche acidificante, il corpo preleva dalle ossa i minerali per riuscire a rendere alcalino il sangue.
Abbassa la produzione di ormoni steroidei come il Dhea fondamentale nella produzione di estrogeni e testosterone e del mantenimento della libido e dell’equilibrio ormonale.
Innalza i valori degli “ormoni dello stress”, cioè cortisolo, adrenalina e noradrenalina che porta allo sfasamento dell’equilibrio endocrino.

In ogni caso, il tè è molto meglio del caffè, sia perché contiene meno caffeina, sia perché in esso è presente una quantità di micronutrienti maggiore. Ricordatevi soltanto di berlo lontano dai pasti, per evitare che i tannini in esso contenuti interferiscano con l’assorbimento dei micronutrienti, soprattutto lo zinco.

8. Latte

Esistono ormai numerosi studi scientifici che hanno dimostrato una certa correlazione tra consumo di latte e infertilità femminile. Consumare due o più porzioni di latte o latticini al giorno può aumentare la probabilità di infertilità fino all’85%.
Dopo l’infanzia, il nostro organismo non produce più gli enzimi necessari per rompere le molecole del galattosio, lo zucchero del latte, e consentirne la digestione. Inoltre, il galattosio è tossico per gli ovuli ed è stato correlato al tumore alle ovaie. Il malassorbimento del lattosio, inoltre, è stato associato anche alla sindrome premestruale e alla depressione.
Bere latte può ridurre la nostra preziosa riserva di calcio e magnesio. Innanzitutto, il latte non contiene calcio in forma biodisponibile. In più interferisce con l’assorbimento del magnesio che, se carente, può portare a bassa fertilità, sindrome premestruale e aborto spontaneo.

Fonte: “La Dieta della Fertilità” – Sarah Dobbyn

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