Lo sapevi che ci sono dei cibi che remano contro la ricerca di un bambino?
Alcuni perché vanno a interferire con l’equilibrio ormonale, altri perché hanno effetto sulle contrazioni uterine, altri ancora a causa del potere intossicante di tutto l’organismo che certo non giova come terreno di partenza per la creazione di una nuova vita.
Ma vediamoli nel dettaglio.
1. Acidi grassi trans, alimenti fritti, grassi industriali
Gli oli biologici spremuti a freddo, come l’olio di oliva, di noci o di semi, favoriscono la fertilità e la libido.
Tuttavia, nel momento in cui un olio di buona qualità viene scaldato ad alte temperature i grassi insaturi in esso contenuti si alterano e assumono la forma di acidi grassi “trans” estremamente dannosi per la nostra salute.
Gli acidi grassi trans si trovano in tutti i cibi fritti e nella maggior parte delle margarine: il nostro organismo non dispone di enzimi necessari a metabolizzarli correttamente.
Gli oli vegetali che più resistono alla cottura sono quelli di cocco e di canola.
Anche se evitare fritture sarebbe la scelta migliore.
2. Alimenti geneticamente modificati
Al momento non sappiamo ancora quale sarà il prezzo da pagare, in termini di salute umana, degli alimenti geneticamente modificati.
E’ bene comunque sapere che gran parte della soia in commercio è geneticamente modificata.
3. Aspartame e Bibite dietetiche
Dal punto di vista chimico l’aspartame, uno dei dolcificanti di uso più comune, è una cosiddetta eccitossina, un trasmettitore chimico che ha un effetto negativo sulle cellule cerebrali.
Ogni volta che si ingerisce dell’aspartame, esso viene metabolizzato lasciando nel nostro organismo come residuo una sostanza tossica chiamata formaldeide che il nostro fegato non è in grado di distruggere o eliminare; in questo modo il residuo tossico si deposita nelle terminazioni nervose e nei neuroni lasciandoci in eredità con il tempo una possibile serie di malattie: artrite, fibromialgia, lupus, sclerosi multipla, diabete, Alzheimer, leucemia, linfomi…
Poiché è in grado di attraversare le barriere placentari, può causare difetti e malformazioni dell’embrione. Non si tratta esattamente del tipo di sostanza che si vorrebbe somministrare a un feto appena concepito. Da questo punto di vista, tuttavia, la natura ci mette in una botte di ferro: non appena i residui tossici dell’aspartame si accumulano nel nostro organismo, l’ipofisi si attiva e inizia a produrre alti livelli di prolattina, l’ormone contraccettivo che inibisce l’ovulazione.
Fate particolare attenzione a tutte le bevande gassate cosiddette light o senza zucchero, ad alcuni tipi di gelati, ai dolcificanti sostitutivi dello zucchero, ad alcune caramelle.
4. Carne non biologica ed eccesso di grassi animali
Nella maggior parte degli allevamenti industriali di manzo, agnello, maiale e pollame somministrano ormoni agli animali per stimolarne la crescita. Cibandoci delle loro carni, gli ormoni entrano in circolo nel nostro organismo e ne scompigliano il delicato equilibrio endocrino.
Inoltre, la carne è ricca di grassi saturi che il nostro organismo digerisce e metabolizza con difficoltà. L’eccesso di grasso corporeo dovuto a un troppo elevato consumo di grassi saturi di origine animale può innalzare i livelli di estrogeni.
Anche le arterie che portano il sangue al pene, possono occludersi se la dieta è troppo ricca di grassi saturi con la possibile conseguenza di disfunzione erettile e molti studi hanno rilevato che un’alimentazione ricca di grassi abbassa la libido perché riduce i livelli di testosterone.
Una terza ragione per ridurre il consumo di carne è la presenza di diossina presente su terreni contaminati da sostanze inquinanti. Essendo una sostanza liposolubile tende ad accumularsi nelle riserve di grasso degli animali.
Si è riscontrata una correlazione tra la diossina e una riduzione del numero di spermatozoi e anomalie dello sperma negli uomini e mancanza di ovulazione, endometriosi e aborto spontaneo nelle donne.
5. Erbe e integratori da evitare
Echinacea, Gingko Biloba e Iperico dovrebbero essere evitati dagli uomini che cercano di diventare padri in quanto i principi attivi di queste piante riducono la capacità di penetrazione nell’ovulo degli spermatozoi, abbassano la vitalità dello sperma e ne danneggiano il DNA.
Alcuni principi fitoterapici favoriscono le contrazioni uterine e devono essere assolutamente evitati nel primo trimestre di gravidanza (potrete ripensarci al momento del parto per accelerare il travaglio): l’actea blu (o Blue Cohosh), foglie di lampone, bardana, camomilla, finocchio, salvia e timo. Anche il prezzemolo, che è un ottimo alimento per favorire la fertilità, deve essere evitato nel primo trimestre di gravidanza.
Eliminando del tutto queste erbe nella seconda metà del ciclo vi metterete al riparo da ogni rischio di aborto spontaneo nella delicata fase di impianto dell’embrione, quando ancora potreste ignorare di essere incinte.
6. Glutammato monosodico
Secondo uno studio clinico pubblicato su “Neurobehavioural Toxicology” il gluttamato monosodico, che tante volte viene aggiunto ai piatti dei ristoranti cinesi, nei dadi, nei condimenti, negli affettati e nella carne causa infertilità negli animali.
7. Glutine
Studi clinici hanno confermato che le donne celiache sono in genere ipofertili.
Anche se non soffrite di celiachia, il frumento è un allergene molto comune che stimola un’immediata risposta del sistema immunitario e per fronteggiarla mobilita la preziosa riserva di enzimi dell’organismo. Meglio evitare farine prive di glutine, come quella di riso o di mais.
8. Pesce contaminato
Il mercurio è un metallo pesante tossico, che causa sterilità in entrambi i sessi e provoca aborto e malformazioni fetali. Il rischio ambientale non va sottovalutato. Il mercurio tende a concentrarsi nei pesci, soprattutto in quelli più grandi. Meglio preferire pesci di piccola taglia che provengono da acque il più possibile pulite.
Vedi lo studio: Mercurio nel tonno rosso – nel Mediterraneo i livelli più alti
Fonte: “La Dieta della Fertilità” – Sarah Dobbyn