19 marzo: Festa del Papà – La “Sindrome della Couvade”: quando anche i papà sono “incinti”

Negli ultimi anni si sta sempre più riscoprendo l’importanza del ruolo paterno per la crescita e lo sviluppo dei figli, tanto che, il 19 marzo, si festeggia la Festa del Papà!

Lentamente si sta mettendo anche in discussione la convinzione che diventare padre sia qualcosa di successivo alla nascita del figlio, che il padre, cioè,  apprenderebbe il proprio ruolo solo dopo la madre e solo dopo aver visto e tenuto in braccio il figlio. 
In passato, ciò che veniva prima, era una questione prettamente femminile. 

Quando il Papà si sente come la Mamma

Irene Lichtwark dell’Università di Waikato in Nuova Zelanda ha pubblicato recentemente un suo lavoro sulla cosiddetta ’sindrome della Couvade’, confermando la presenza di sintomi psicosomatici e comportamentali nel padre durante la gravidanza della compagna.

Tale fenomeno era già stato documentato e studiato in passato: per primo nel 1965 lo psichiatra inglese W.H. Trethowan pubblicò un articolo intitolato, appunto, The Couvade Syndrome.
“Colpito” da tale sindrome, il futuro papà potrebbe soffrire di mal di denti e mal di testa, perdere l’appetito o provare nausea e vomito, potrebbe condividere con la compagna mal di reni e coliche addominali.

Le spiegazioni di questo fenomeno sono numerose ed eterogenee. Quella più interessante trova nel processo identificatorio tra partner il motivo di tale situazione: l’empatia avvicinerebbe i due, rendendo ancora più intima e condivisa l’esperienza della gravidanza. Il percorso che li conduce a diventare genitori si allarga fino a coinvolgere anche la sfera fisica dei due futuri genitori.

Quindi, niente di cui vergognarsi per i futuri papà con il fastidioso vomito “da gravidanza”: anzi, un motivo di orgoglio in più, perché, oltre ad essere mariti attenti e vicini alle loro compagne, stanno affrontando il primo passo per la costruzione di un legame profondo e autentico con il proprio figlio.

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